InnovAction: laboratorio di contaminazione creativa

Cristiana Compagno spiega come è nata l’idea della fiera
e qual è lo spirito che la anima

        Come è possibile avviare dei processi di socializzazione dell’innovazione? Com’è possibile avvicinare e combinare il sistema dei produttori di conoscenza con il sistema degli utilizzatori della stessa per stimolare, attraverso questa ibridazione, processi di trasformazione della conoscenza astratta in nuove applicazioni, capaci di generare innovazioni di prodotto, di processo, organizzative e strategiche? Innovaction nasce per dare una risposta a queste domande.
 
        “La prima edizione del 2006 nasce da un progetto dell’università Di Udine – spiega Cristiana Compagno, docente di strategia d’impresa dell’ateneo friulano e “mente” di Innovaction - Si tratta di una fiera oltre la fiera. Innovaction supera infatti il tradizionale concetto di fiera come  scambio commerciale di beni e servizi, e si afferma come un vero e proprio laboratorio di contaminazione creativa tra attori diversi ma tutti fortemente orientati all’innovazione. Il principale obiettivo di Innovaction – continua Compagno - è di operare da catalizzatore di processi innovativi indotti dall’impiego di innovazioni realizzate in vari settori (e magari con scopi completamente diversi), e di sviluppare e far crescere nel sistema una cultura dell’ open innovation”.
 
        L’idea di Innovaction nasce dall’esperienza sviluppata all’interno dell’università di Udine sui temi dell’innovazione e della valorizzazione economica della ricerca. Le ragioni che impediscono al sistema competitivo nazionale di raggiungere livelli più elevati di competitività collegati all’innovazione? “Sono noti e da più parti analizzati in profondità - sottolinea Compagno - limitati investimenti in ricerca pubblica e privata, piccole dimensioni e bassa capitalizzazione delle imprese, elevati tassi di concentrazione delle attività produttive in settori maturi e a tassi di crescita limitati, debolezza e “sporadicità” dei collegamenti tra università e mondo produttivo, scarsa offerta di competenze manageriali e imprenditoriali focalizzate sui processi di rinnovamento delle imprese mature e sull’avvio di start up”.
 
        A Udine sono state avviate una serie di iniziative che hanno permesso di dare continuità a questo processo: dalla business plan competition Start Cup, alla realizzazione di incubatori d’impresa, attraverso il progetto “TechnoSeed” per nuove imprese nel campo delle tecnologie digitali finanziato dal Ministero per le attività produttive, dal potenziamento del ufficio di “industrial liason office”. “Spesso gli episodi di trasferimento di conoscenze tra università e imprese – sottolinea Compagno - sono rimasti fenomeni isolati, con poche ricadute in termini di nascita di nuove imprese. Il concetto di trasferimento tecnologico si fonda infatti sulla constatazione che la scoperta in campo scientifico di nuovi concetti rappresenta solo una parte del più ampio processo di innovazione. Per tradursi in innovazione creatrice di valore economico, l’invenzione va industrializzata e quindi commercializzata”.
        
        Ideare una fiera come Innovaction, dunque, è stato il naturale passo successivo. Dal punto di vista organizzativo la fiera si sviluppa su tre piazze, la piazza della conoscenza, la piazza delle idee e la piazza dell’innovazione. Le tre piazze rappresentano gli anelli ideali della catena del valore che caratterizzano lo sviluppo dei processi di innovazione. “Ogni innovazione – sottolinea Compagno - nasce necessariamente dalla conoscenza, ma non tutta la conoscenza porta all’innovazione. L’innovazione è il punto di arrivo di quella conoscenza e di quelle idee che sono in grado di creare valore e di soddisfare dei bisogni. La creazione di valore e il soddisfacimento dei bisogni si realizza quando l’innovazione entra nel sistema e nel mercato”. Da qui la diversa configurazione delle piazze popolate da ricercatori (la piazza della conoscenza), da inventori (piazza delle idee) e da imprese, start up, spin off ( piazza dell’innovazione). Dentro a Innovaction queste tre piazze vengono fortemente coordinate attraverso eventi e momenti di “matching”, in modo da avviare e accelerare ibridazioni e contaminazioni. Con l’edizione 2007 è stata conferma la struttura della fiera sulle tre piazze, ma si è voluto dare più enfasi al concetto di socializzazione dell’innovazione. In che modo? Partendo dal presupposto che l’innovazione nasce dall’affermazione sociale di un nuovo paradigma tecnologico, che riesce a superare le resistenze al cambiamento.
 

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