In uno scenario caratterizzato dalla globalizzazione e dall'inizio dell'era della conoscenza, la principale sfida per le imprese è l’innovazione: di processo, di prodotto, organizzativa, ma anche estetica. Innovare è una necessità non solo per le imprese, ma anche per la Pubblica amministrazione, per le organizzazioni senza fini di lucro, per le famiglie e per tutti i cittadini. Con una legge specifica e con una serie di azioni di politica industriale, il Friuli Venezia Giulia ha costruito un “sistema regionale per l’innovazione”, puntando a sfruttare uno dei suoi principali vantaggi competitivi: la presenza di tre Università (Udine, Trieste e la Sissa, la Scuola superiore di studi avanzati) e un centinaio di istituti di ricerca scientifica e tecnologica dove operano 8 mila addetti, con un rapporto tra ricercatori e popolazione in linea con le economie più avanzate.
L’organizzazione di InnovAction con la collaborazione dell’Università di Udine e di Udine Fiere, è solo una delle azioni concrete con le quali la Regione Friuli Venezia Giulia sta dando seguito al proprio impegno nel campo dell’innovazione. Infatti sin dal 2001 il Friuli Venezia Giulia dispone di strumenti legislativi che aiutano a innovare. La legge regionale in materia, oltre a consistenti incentivi per le imprese che elaborano e realizzano progetti di innovazione, completa e rafforza la rete di “poli tecnologici” disseminati sul territorio regionale, proprio per facilitare il trasferimento di conoscenze dai laboratori alle imprese: a Trieste Area Science Park, che ha aperto una sua filiale a Gorizia; a Udine Friuli Innovazione; a Pordenone il Polo Tecnologico; nell’area montana l’Agemont (Agenzia per lo Sviluppo Economico della Montagna), che ha sede ad Amaro (Udine).
La Regione, a partire dal 2004, ha inoltre promosso con crescente successo di partecipazione un Premio per l’Innovazione, con l’obiettivo di dare un riconoscimento pubblico alle piccole e medie imprese più innovative del Friuli Venezia Giulia. Attraverso il Premio si rendono visibili a tutti le strade da percorrere per diventare un’azienda innovativa, suscitando quindi un processo virtuoso di emulazione.
Nella consapevolezza che anche la Pubblica amministrazione può e deve contribuire ad accrescere la competitività del proprio territorio, la Regione Friuli Venezia Giulia ha dato forte impulso ai processi di e-government, estendendoli agli Enti locali e al Servizio sanitario regionale. In questo campo sono state utilizzate le competenze di Insiel, la società di informatica il cui controllo è stato rilevato dalla stessa Regione proprio come strumento strategico per l’innovazione nella Pubblica amministrazione. È stata inoltre costituita la nuova società Mercurio per portare in modo uniforme su tutto il territorio regionale, anche nelle aree marginali della montagna, la rete a banda larga, vale a dire una delle infrastrutture fondamentali su cui viaggia la conoscenza.
Per costruire una vera e propria società della conoscenza è necessario coinvolgere tutti i cittadini. Per questo la Regione ha promosso un ampio ventaglio di corsi di alfabetizzazione informatica, in modo da avvicinare all’uso del computer anche le fasce marginali della popolazione: anziani pensionati, casalinghe, categorie svantaggiate, lavoratori disoccupati.
In questo contesto il Salone InnovAction rappresenta per il Friuli Venezia Giulia un’espressione della diffusa realtà imprenditoriale regionale, dinamica e tradizionalmente orientata alle esportazioni e all’internazionalizzazione, così come è evidente manifestazione del patrimonio scientifico presente sul territorio.
Il Salone InnovAction è quindi un illustre esempio dell’impegno della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia per essere sempre più una “regione intelligente”, capace di sviluppare ulteriormente le eccellenze nei settori economici tradizionali e di promuovere lo sviluppo in ambiti fortemente innovativi: biotecnologie/biomedicale, informatica e telecomunicazioni, energia e ambiente, logistica.