Istruzione: la Repubblica della Carnia torna ad Ampezzo

Presentato il percorso didattico multimediale

Parte dal percorso didattico l'iniziativa "Repubblica della Carnia. Radici della libertà e della democrazia", promossa e organizzata dall'Università di Udine e dalla Regione con il sostegno e la collaborazione di diversi altri enti, istituzioni e aziende.

Oggi, nella scuola media della Val Tagliamento ad Ampezzo, che da quest'anno raggruppa i ragazzi del territorio in un unico plesso scolastico, il progetto didattico-laboratoriale dell'iniziativa è stato presentato ad allievi e docenti, accanto ai quali erano presenti molti rappresentanti delle istituzioni ed alcuni di coloro che nel 1944 furono protagonisti di quell'epica pagina di storia, breve nella durata, ma densa di valori e principi che avremmo ritrovato dopo la guerra nella Costituzione della Repubblica Italiana.

Come ha affermato l'assessore regionale all'Istruzione, Roberto Molinaro, "siamo di fronte a un'occasione di rilievo nazionale perché un fatto storico che riguarda la nostra regione, grazie a questo percorso didattico e alla De Agostini che l'ha realizzato e messo in rete, può finalmente essere conosciuto e utilizzato da tutti".

Significativo, per l'esponente regionale, il fatto che l'iniziativa dell'Università di Udine e della Regione parta proprio dal percorso didattico: "un modo per eliminare le carenze della nostra scuola. Grazie alle moderne tecnologie esso può essere utilizzato nella scuola, ma anche in altri contesti; inoltre, il percorso parte dalla storia per divenire trasversale e interessare tanti altri aspetti della vita dell'epoca e nostra. Insomma, è un esempio concreto di quella 'cittadinanza e costituzione' che la scuola dovrebbe sviluppare assieme ai ragazzi".

Infine Molinaro ha spiegato il perché la Regione ha ritenuto di essere partecipe del progetto: "perché l'Università è una risorsa per l'intero territorio per le ricadute in esso che ha la ricerca; perché porta la storia del Friuli Venezia Giulia all'interno della scuola; perché raccoglie la sfida di una comunità che ha la memoria collettiva di quanto accaduto nel tempo; perché l'iniziativa sulla Repubblica della Carnia viene collocata all'interno delle celebrazioni per il 150.o dell'Unità d'Italia confermando così i valori fondanti di una comunità che deve essere aperta e accogliente".

La risposta più concreta a quest'ultima affermazione dell'assessore è venuta dal "grazie" pronunciato a nome di tutti gli studenti della Val Tagliamento da una ragazza: Laila El nsatfi.

Il rettore dell'Università di Udine, Cristiana Compagno, dopo aver ricordato la genesi del progetto sulla Repubblica della Carnia e le sinergie che ha fatto nascere, definendo quell'episodio un "laboratorio di democrazia", si è soffermata sul ruolo dell'Università: "essa deve ricercare e divulgare la conoscenza ma anche il patrimonio di valori che è alla base della formazione dei giovani. L'Università deve fare innovazione, che non è solo quella tecnologica ma che riguarda tutti i settori, compresa la storia. In questo caso, l'innovazione sta nel modo di insegnare la storia che questo percorso didattico addita e stimola a utilizzare".

Molti gli interventi di saluto: da quelli dei rappresentanti del mondo della scuola (la dirigente scolastica di Ampezzo, Vanda Puicher, e il rappresentante dell'Ufficio scolastico regionale, Pietro Biasiol) a quelli dei rappresentanti delle istituzioni (il sindaco di Ampezzo, Michele Benedetti, il commissario della Comunità montana, Giovanni Somma), del presidente della Fondazione Crup, Lionello D'Agostini, e della responsabile della De Agostini Scuola, Laura Lanzetti. Nei loro interventi sono stati affrontati i concetti della scuola e della cultura "come investimento", delle nuove tecnologie a servizio della didattica, della necessità di salvaguardare la rete scolastica della montagna, messa in crisi da carenza di risorse e dallo spopolamento.

Infine, Giovanni Spangaro e Romano Marchetti, due dei "ragazzi" che in quel 1944 scelsero la lotta contro il nazifascismo e che della Repubblica della Carnia furono protagonisti (Marchetti ne fu anche uno dei "garanti"): da loro non uno sguardo rivolto al passato ma il richiamo a valori che sono sempre validi ("la libertà non ha prezzo") e al futuro rappresentato dai giovani, per i quali "è necessario investire nella scuola affinché essa possa vivere anche in montagna".

Repubblica della Carnia: percorso didattico multimediale

A presentare stamani ad Ampezzo il "percorso didattico" dell'iniziativa "Repubblica della Carnia" è stato il prof. Andrea Zannini dell'Università di Udine, coordinatore dell'intero progetto.

"Obiettivo del percorso - ha affermato Zannini - è di diffondere nel mondo della scuola la conoscenza di questa importante realizzazione storica, i cui valori sono alla base della Costituzione repubblicana e dei principi di libertà e democrazia in essa espressi. Per tali motivi, il percorso didattico è concepito in modo da essere inserito nel nuovo insegnamento "Cittadinanza e costituzione" (legge n. 169 del 30 ottobre 2008): l'esempio della Repubblica della Carnia e delle sue deliberazioni di governo, infatti, costituisce una straordinaria opportunità per educare a una cittadinanza attiva".

I primi destinatari di tale percorso sono le classi terze della scuola secondaria inferiore, tuttavia il percorso didattico può essere utilizzato anche nella scuola secondaria superiore.

La metodologia scelta è quella del "laboratorio di storia". La didattica laboratoriale consente infatti di entrare nell'officina dello storico e di seguire, seppure in forma guidata, il processo di costruzione della conoscenza storica. Il percorso di didattica laboratoriale è quindi organizzato con una sequenza operativa che conduce lo studente a contatto con le fonti documentarie relative alla Repubblica della Carnia e, attraverso una loro interrogazione, alla produzione di un testo originale.

Il metodo più consono a tale strutturazione metodologica appare quello dell'"archivio simulato", che prevede diverse tipologie di fonti. Sono stati individuati alcuni temi centrali che costituirono nodi storici fondamentali dell'esperienza storica allo studio e che sono svolti mediante la scelta e la presentazione di fonti (documentarie, filmiche, fotografiche ecc.) ed esercizi di comprensione e rielaborazione.

Il percorso didattico multimediale (visivo, sonoro, filmico, scritto), prodotto grazie alla collaborazione e al contributo della De Agostini Scuola, è disponibile sul sito www.scuola.com/carnia/ e la sua circolazione è libera e gratuita.

La breve ma intensa esistenza della Repubblica partigiana della Carnia e dell'Alto Friuli non è ancora adeguatamente conosciuta nel suo significato storico e civile, soprattutto tra le generazione più giovani.

Oltre al progresso della ricerca scientifica, storiografica e documentaria su questo importante episodio e alla diffusione delle conoscenze acquisite, è dunque necessario sensibilizzare il mondo della scuola al fine di attivare meccanismi intergenerazionali di trasmissione della memoria e conservazione del patrimonio ideale su cui si basa la convivenza civile.

L'iniziativa ha ricevuto dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri la concessione a utilizzare il logo ufficiale delle celebrazioni per il 150.o anniversario dell'Unità d'Italia con la seguente motivazione: "è volta ad analizzare uno dei momenti più significativi della nostra Resistenza, promuovendo, specie tra i giovani, gli ideali di libertà e di unità che uniscono idealmente le lotte risorgimentali a quelle partigiane, trovando il proprio compimento nella Costituzione della Repubblica italiana". L'indirizzo web del sito dell'intero progetto è www.repubblicadellacarnia1944.uniud.it.

Dopo la presentazione di Ampezzo, dal 24 novembre prenderanno avvio a Udine, per proseguire nei giorni successivi in Friuli Venezia Giulia e in Cadore, i corsi di formazione per gli insegnanti: due ore di lavoro per presentare il percorso didattico e per le "istruzioni per l'uso". Negli incontri sono impegnati l'Università di Udine, l'Ufficio Scolastico regionale e l'Ufficio scolastico Territoriale di Belluno, quest'ultimo in quanto la Repubblica della Carnia interessò anche il Cadore oltre alla montagna friulana delle due attuali province.

Questo il calendario degli incontri. Per gli insegnanti della provincia di Udine: 24 novembre 2010, ore 16.30 presso l'Università degli studi di Udine Palazzo Antonini (sala Gusmani), via T. Petracco 8. Per gli insegnanti della provincia di Pordenone: 25 novembre 2010, ore 16.30 presso la sede dell'Ufficio Scolastico Provinciale di Pordenone, via Concordia Sagittaria 1. Per gli insegnanti della provincia di Belluno: 26 novembre 2010, ore 16.30 presso la Sala del Consiglio, Palazzo della Magnifica Comunità di Cadore a Pieve di Cadore. Per gli insegnanti delle province di Trieste e Gorizia: 30 novembre ore 16.30 presso la scuola media Campi Elisi via Carli 1 a Trieste.

FONTE: UFFICIO STAMPA REGIONE FVG - AGENZIA REGIONE CRONACHE (ARC)

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