A quasi 25 anni dalla pubblicazione in lingua originale, il libro “Lo Stato e la guerra. L’insensatezza delle politiche di potenza” (Gandhi Edizioni, Pisa 2009) del noto politologo tedesco Ekkehart Krippendorff, uno dei maggiori esperti mondiali di studi sulla pace, è stato tradotto per la prima volta in italiano dal Centro interdipartimentale di ricerca sulla pace “Irene” dell’università di Udine. Il lavoro rappresenta in assoluto la prima traduzione in un’altra lingua del testo originale tedesco e verrà analizzato nel corso dell’undicesimo incontro del gruppo di lettura di Irene martedì 31 marzo alle 17 nella sala del pianoforte al piano terra di Palazzo Caiselli, in vicolo Florio 4 a Udine. Introdurrà Valentina Romita.
Come spiega Francesco Pistolato del Centro Irene, curatore della traduzione, i contenuti del libro edito nel 1985 dalla casa editrice Suhrkamp «sono ancora attuali. Krippendorff espone con brillantezza e ricchezza di dati come lo Stato in quanto istituzione e l’apparato militare siano storicamente legati in modo strettissimo, ma nefasto per il benessere dei cittadini». L’analisi mostra che «la politica di potenza è configurabile come una patologia – prosegue Pistolato - e la ragion di Stato costituisce un’insensatezza cronica». Le frequenti citazioni dalla letteratura mondiale di diverse epoche «arricchiscono e conferiscono efficacia all’esposizione, sempre molto stringente. L’atemporalità della tesi non intende escludere che l’uomo possa dare un’impostazione diversa alla propria vita collettiva – conclude Pistolato –, anzi questo è l’invito che esplicitamente l’autore formula nell’introduzione all’opera che egli considera il suo contributo scientifico più importante». Il gruppo di lettura del Centro Irene ha la finalità di permettere a chiunque desideri approfondire la propria cultura di pace di condividere questo impegnativo percorso con altre persone e di avviare così la progressiva costituzione di una comunità di intenti e di riflessione attorno e dentro “Irene”.