Per il 2006 un budget consolidato da 144,6 milioni di euro

Honsell:" Ancora un anno di rigore finanziario, unico obiettivo la qualità"

Continuerà il recupero del disavanzo
Dopo 3 anni di blocco, le prime assunzioni a tempo indeterminato
Importanti investimenti edilizi ai Rizzi e in centro città

        «Il 2006 sarà un anno di severo rigore finanziario, forse anche più di quanto lo è stato il 2005, ma saranno sacrifici per il bene dell’istituzione. Un anno difficile, dunque, che si apre con evidenti criticità per un sistema universitario che risente delle scelte strategiche che sono operate a livello statale». Con queste parole il rettore Furio Honsell ha presentato, insieme al direttore amministrativo dell’ateneo Daniele Livon, il bilancio di previsione dell’ateneo friulano per il 2006, approvato dal Senato accademico e dal Consiglio di amministrazione dell’università. “L’esercizio 2006 rappresenta una sfida importante per l’università di Udine – ha sottolineato Honsell - che, nelle difficoltà derivanti da una situazione di bilancio difficile, dovrà dimostrare di saper competere ancora ad alti livelli nei campi della didattica, della ricerca, dei servizi al territorio e dell’innovazione, proseguendo nell’opera di mantenimento di un equilibrio economico finanziario che nell’anno 2005 ha dato segnali di tenuta importanti”.
 
        È cominciato il recupero del disavanzo dell’amministrazione centrale: nel 2005 dovrebbe essere recuperato circa 1 milione 300 mila euro (a fronte del 1,1 milione inserito nel bilancio di previsione dello scorso anno). Per il 2006 viene fissato un obiettivo ulteriore di recupero del disavanzo pari a 1 milione 173 mila euro. Dopo tre anni di blocco delle assunzioni, nel 2006 saranno banditi i primi 10 concorsi a tempo indeterminato per il personale tecnico amministrativo, prima fase del programma triennale che si pone l’obiettivo di stabilizzare posizioni indispensabili per l’amministrazione e attualmente occupate da personale temporaneo. Costante è stato l’investimento nel reclutamento di personale docente e ricercatore Attualmente sono in servizio 719 docenti e ricercatori con un incremento di 53 unità rispetto al 2005, pari all’8% (+22% rispetto al 2001). Il 2006 vedrà l’università di Udine protagonista sul fronte dell’innovazione: Udine infatti ospiterà la prima fiera internazionale dell’innovazione Innovaction a febbraio, mentre a dicembre ospiterà il Premio nazionale dell’innovazione che nel 2005 si è svolto a Padova e ha visto l’ateneo friulano conquistare il terzo posto, dopo averlo vinto per due anni di seguito. Continuerà l’opera di internazionalizzazione dell’ateneo: sono sei i progetti finanziati dal ministero che permetteranno agli studenti di ottenere il doppio titolo in corsi di laure,a master e dottorati.
 
        Importanti saranno gli investimenti edilizi, sia per il polo scientifico ai Rizzi sia per quello umanistico di palazzo Antonini. Sulla finanziaria regionale 2006 dovrebbe essere previsto un limite di spesa a partire dall’anno 2007 che dovrebbe permettere di completare la costruzione del Polo scientifico interrottasi ormai da oltre 10 anni. Il finanziamento consentirebbe di realizzare la biblioteca e un edificio adatto ad accogliere i dipartimenti di Scienze agrarie ed ambientali e di Biologia applicata alla difesa della piante e i loro laboratori. Nel frattempo comincerà la costruzione di un nuovo edifico aule ai Rizzi che ospiterà aule studio, laboratori informatici e aule da disegno. Un’altra iniziativa importante riguarderà il complesso di Santa Maria Bambina, in via Mantica a Udine. Nell’operazione, nella quale è coinvolto anche l’Erdisu, sono previste alienazioni e permute a fronte dell’acquisizione di un complesso confinante con il parco di Palazzo Antonini, che va così a consolidare il Polo umanistico. Ospiterà aule studio per gli studenti, il dipartimento di Economia, società e territorio attualmente ai Rizzi, camere per gli studenti, e un asilo nido. Fra le nuove opere ci saranno anche la ristrutturazione dell’ex Ancelle della Carità per la facoltà di Medicina, la ristrutturazione degli scantinati di Via Treppo per la facoltà di Economia, la realizzazione del nuovo campus universitario in Gorizia, la realizzazione del terzo lotto del Blanchini, l’ampliamento del laboratorio didattico di Chimica in area ex Cotonificio.
 
        Aumentano le spese per ricerca, didattica e personale. Il bilancio di previsione dell’università di Udine, al netto delle partite di giro, si consolida su 144 milioni 678 mila euro (l’anno scorso era di circa 135 milioni). Aumentano le spese per la ricerca, che passano da 60,8 milioni di euro a 67 e sono pari al 46,4% delle risorse, e per la didattica, che passano da 39,6 milioni di euro ai 40,9 e sono pari al 28,3%, mentre il restante 12,9% (come l’anno scorso) riguarda le spese per i servizi generali. Aumenta anche la quota di spesa per il personale che è di 67,4 milioni di euro (mentre l’anno scorso era di 63,3 milioni di euro e l’anno prima di 56,6): 52,2 milioni di euro per i 719 docenti e ricercatori e 14,9 per i 437 tecnici e amministrativi.
 
        Aumenta l’impegno per la ricerca. Non diminuirà l’impegno per la ricerca: nel 2006 partirà il ventunesimo ciclo di dottorati di ricerca che prevede 82 borse, delle quali 61 finanziate dall’ateneo, 13 dal ministero con il cosiddetto “Pacchetto giovani”, 11 finanziate da altri enti pubblici e privati. Nel 2006 proseguiranno anche i precedenti cicli di dottorato con una spesa complessiva di 2,7 milioni di euro e 238 borse attive. Nel 2006, inoltre, ci sarà un incremento degli investimenti a favore dei dipartimenti per quanto riguarda la ricerca: il “Fondo di ricerca dipartimentale” passa da 450 mila euro del bilancio di previsione 2005 a 550 mila euro del bilancio di previsione 2006, mentre resta invariato il “Fondo per il funzionamento dei dipartimenti” con 408 mila Euro. Ci sarà anche un maggiore investimento anche per il materiale bibliografico alle biblioteche interdipartimentali: il “Fondo per l’aggiornamento scientifico” si attesta a 500 mila euro (150 mila euro in più rispetto alla previsione 2005), quindi ogni docente e ricercatore a tempo pieno avrà a disposizione circa 680-700 euro per il 2006 rispetto ai 500 euro dell’anno scorso.
 
        Costante l’impegno per la didattica. Le spese per la didattica ammontano a complessivamente a circa 40,9 milioni di euro (erano 39,6 l’anno scorso). Sono composte prevalentemente dalla spesa per le retribuzioni del personale docente e ricercatore (21 milioni), dei collaboratori linguistici (999 mila euro) e del personale tecnico amministrativo afferente a facoltà, biblioteche e centri polifunzionali (3,5 milioni di euro). Altro importo significativo è quello relativo alle supplenze e contratti di insegnamento (1,8 milioni di euro).
 
        Insufficienti i finanziamenti ministeriali. Quest’anno le entrate correnti si attestano sui 110 milioni di euro. Il Fondo di finanziamento ordinario (Ffo) dovrebbe passare dai 70,4 milioni di euro del 2005 ai 71,4 del 2006 (1,03% del Ffo di sistema). Se il Ffo non crescerà rispetto alle previsioni, non sarà sufficiente da solo a compensare gli aumenti delle spese fisse di personale. Diversamente, nel 2005 il Ministero aveva assegnato all’università di Udine 8,8 milioni di euro in più rispetto al 2004 (+14,28% che posizionano l’ateneo al 5° posto come incremento percentuale del Ffo. Una boccata d’ossigeno determinata dal fatto che il ministero ha applicato, anche se su una percentuale inferiore al 10%, un criterio di riparto basato sulla valutazione della qualità e non sullo storico come fatto finora. Questo aumento, però, rischia di restare un episodio isolato nel percorso di recupero dal sottofinanziamento del Ffo che, per l’università di Udine è pari a 14 milioni di euro per raggiungere il valore teorico di 85 milioni di euro. Questo infatti sarebbe il livello di Ffo dell’università di Udine se tutto il finanziamento ministeriale fosse ripartito secondo criteri di qualità dei risultati. Oggi, invece, quello di Udine risulta il quinto Ateneo più sottofinanziato in Italia.
 
        Crescono i trasferimenti da enti pubblici e privati. Le entrate derivanti dalle tasse universitarie si mantengono costanti su un importo di circa 15,4 milioni di euro (14,2 milioni di euro per le tasse di iscrizioni ai corsi di laurea, 1,2 milioni di euro per le Scuole di specializzazione e i master) e rappresentano la seconda fonte di entrata dell’ateneo. Ad esse poi si devono aggiungere i trasferimenti ministeriali, regionali e di altri enti pubblici o privati, che aumentano di 3,4 milioni rispetto all’anno scorso e sono complessivamente pari a circa 18, 4 milioni di euro (di cui 8,6 dal Ministero, 5,3 dalla Regione e 4,8 da altri enti pubblici o privati).
 
        Costante l’investimento per i servizi per gli studenti. Nel corso dell’ultimo anno l’università si è molto impegnata per offrire agli studenti spazi, risorse e servizi di alto livello. Nel 2006 si prevede di continuare ad investire in questo senso mantenendo, ed eventualmente anche ampliando, l’estensione degli orari di apertura di alcune sedi universitarie, l’allestimento di aule informatiche e multimediali. Continueranno ad essere operativi i “Prestiti fiduciari”, strumento messo a disposizione dagli istituti di credito convenzionati con l’ateneo per sostenere lo studente nel corso della propria carriera universitaria. Verranno sostenuti i progetti di informatizzazione della segreteria studenti, l’informatizzazione nella gestione della sicurezza di ateneo e nella gestione dell’offerta formativa da parte delle segreterie di facoltà.
 
        Investimenti per l’informatizzazione e le biblioteche. L’Ateneo sta proseguendo, pur tra le difficoltà legate alla scarsità di risorse disponibili rispetto alle esigenze di consolidamento e sviluppo, nell’opera di investimento per adeguare il proprio patrimonio edilizio, bibliografico e tecnologico sul fronte della spesa per aule didattiche, laboratori scientifici, sale studio, ambienti di lavoro, dotazioni informatiche e strumentali. Gli investimenti ammontano a circa 17 milioni 800 mila euro. La cifra stanziata comprende 1 milione 700 mila euro per il consolidamento del patrimonio bibliografico, 900 mila euro per investimenti informatici e apparecchiature d’ufficio (multimedializzazione delle aule didattiche, potenziamento servizio wi-fi, adeguamento servizio di posta elettronica agli studenti) 300 mila euro per manutenzione straordinaria degli immobili e degli impianti, 14 milioni 100 mila euro per investimenti edilizi di opere in corso quali acquisto sezione femminile dell’ex Renati per Giurisprudenza, (1.093.626,00 euro), ristrutturazione 2° piano dell’”ex Arpa” (413.165,52 euro), ristrutturazione Toppo Wassermann per la Scuola superiore (1.991.409,31 euro), 10,9 milioni di euro per le nuove opere.

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