Consuntivo approvato all’unanimità da Senato Accademico e CdA
Bilancio, l’Università ha chiuso il 2007 con un risultato di +12,2 milioni di euro
In due anni incrementato del 33% l’avanzo di amministrazione nonostante il sottofinanziamento statale di 12,6 milioni di euro
Honsell si è dimesso e ha passato il testimone al prorettore vicario Maria Amalia D’Aronco, in attesa delle nuove elezioni
Lo Stato dà 12,6 milioni in meno di quanto l’Università di Udine meriterebbe in base alla stessa valutazione ministeriale. L’ateneo friulano chiude il 2007 con un risultato di +12,2 milioni di euro, pari a un incremento del 33% in due anni. Il segreto? Una attenta gestione di bilancio che ha permesso di mantenere un impegno costante nei confronti della didattica e della ricerca, le cui spese sono aumentate rispettivamente di 2,8 e di 4,7 milioni di euro da un anno all’altro e di assumere in tre anni 71 docenti e ricercatori e 50 tecnici e amministrativi in più. Sono questi i principali dati del bilancio consolidato per il 2007 dell’Università di Udine che si attesta a circa 157 milioni di euro. Il bilancio consuntivo è stato approvato all’unanimità dal Senato accademico e dal Consiglio di amministrazione e presentato dal rettore Furio Honsell, dal prorettore Maria Amalia D’Aronco, dal direttore amministrativo Daniele Livon e dalla responsabile della ripartizione finanziaria Mara Pugnale. La presentazione del bilancio consuntivo ha coinciso, come già annunciato, anche con le dimissioni del rettore Furio Honsell, candidato sindaco alle elezioni del Comune di Udine, che ha passato il testimone al prorettore vicario, Maria Amalia D’Aronco, in attesa delle nuove elezioni. “L’autonomia universitaria è per me sempre stata un valore – ha detto Honsell - e ho ritenuto che mantenere la carica di rettore durante la fase finale della campagna elettorale a sindaco della città di Udine potesse compromettere questa autonomia”.
La sfida più difficile di questi anni è stata quella di far crescere un ateneo in una situazione di costante sottofinanziamento sul fronte delle assegnazioni ministeriali. In questo quadro, l’Università di Udine è comunque cresciuta e, anche dal punto di vista finanziario, è riuscita a salvaguardare il proprio equilibrio a livello consolidato. L’avanzo di bilancio è la sintesi di una situazione di squilibrio dell’amministrazione centrale (-8,6 milioni di euro, di cui 5,4 di parte corrente) e di avanzo di amministrazione per quanto riguarda i dipartimenti (+20,9 milioni di euro), ma questo risultato è stato una scelta, in quanto l’ateneo ha deciso di garantire in questi anni un forte sostegno alla ricerca e alla didattica, evitando di utilizzare l’avanzo dei dipartimenti per sanare lo squilibrio dell’amministrazione centrale. Questa politica ha determinato una crescita importante in questi ultimi tre anni. Le spese per la didattica sono cresciute del 17%, quelle per la ricerca del 20%. Anche il personale ha avuto un forte sviluppo che nell’arco di un triennio ha portato un incremento di 71 unità di docenti e di 50 unità di personale tecnico-amministrativo.
A livello consolidato, le entrate (al netto delle partite di giro) si attestano a complessivi 157 milioni di euro, di cui 146 milioni riferiti alle entrate di parte corrente (93,1%) e 11 milioni alle entrate in conto capitale (6,9%). Rispetto al consuntivo del 2006 si è registrato un incremento complessivo di 8 milioni di euro. Il Fondo di finanziamento ordinario (Ffo) con 73,7 milioni di euro si riconferma la fonte di finanziamento principale dell’università. Gli altri finanziamenti ministeriali ammontano a 14,6 milioni di euro (+2,8 milioni di euro rispetto al 2006) e rappresentano il 9,3% delle entrate totali.
Dal punto di vista dei finanziamenti, note positive sono riconducibili al rapporto con il territorio. I finanziamenti provenienti da Regione ed enti locali ammontano a 8,4 milioni di euro, con un incidenza pari al 5,4% rispetto al totale delle entrate. I trasferimenti da altri enti pubblici e privati registrano un incremento di 300 mila euro rispetto al 2006 e si assestano a 10,9 milioni di euro a fine 2007. Il maggior finanziatore dell’università, con trasferimenti per oltre un milione di euro comprensivi sia dei finanziamenti diretti che di quelli indiretti, è la Fondazione Crup: ai 794 mila euro destinati direttamente all’ateneo si aggiungono i 250 mila euro assegnati al Consorzio di Pordenone e finalizzati al sostegno della didattica, in particolare per la laurea in Ingegneria dell’innovazione e quelli ai dipartimenti di ricerca. Le entrate derivanti dalle tasse universitarie si attestano a 17,1 milioni di euro (pari al 10,9% sul totale delle entrate): 15,7 milioni di euro provengono dalle iscrizioni ai corsi di laurea e laurea specialistica e 1,4 milioni di euro dalle iscrizioni alle scuole di specializzazione, ai master e ai corsi di perfezionamento e aggiornamento.
Le uscite, al netto delle partite di giro, ammontano a 158,9 milioni di euro, distinte in spese correnti pari a 144,5 milioni di euro (91%) e spese in conto capitale pari a 14,3 milioni di euro (9%). Si registra un incremento complessivo di spesa di 12,5 milioni di euro rispetto al consuntivo 2006. Le spese per la didattica ammontano a 51 milioni di euro (pari al 32,2% sul totale delle spese), con un incremento di 2,8 milioni di euro rispetto al 2006. Le principali voci di spesa riguardano la quota parte delle retribuzioni del personale docente e ricercatore (27,5 milioni di euro) e del personale amministrativo e tecnico dedicato ai servizi della didattica (4,2 milioni di euro di cui 1 per collaboratori linguistici); le supplenze e contratti (4 milioni di euro); le spese di funzionamento e acquisto di beni e servizi imputabili all’attività didattica (3,2 milioni di euro). Le spese per la ricerca, registrando un incremento di 4,8 milioni di euro rispetto al 2006, si attestano a 76,5 milioni di euro (pari al 48,1% del totale delle spese). A determinare tale importo concorrono la quota parte delle retribuzioni del personale docente e ricercatore (27,5 milioni di euro) e del personale amministrativo e tecnico dedicato alla ricerca (7,3 milioni di euro); le spese per assegnisti e dottorandi (7,3 milioni di euro); le spese dei dipartimenti a valere sia su entrate proprie che su assegnazioni dell’amministrazione centrale (17,4 milioni di euro); le spese di funzionamento e acquisto di beni e servizi per attività di ricerca (8,2 milioni di euro). Infine, le spese per le attività di supporto e i servizi generali ammontano a 17 milioni di euro (10,7% delle spese complessive). La voce di spesa che maggiormente incide è quella relativa al personale dirigente, amministrativo e tecnico facente capo all’amministrazione centrale (9 milioni di euro); a tali spese si aggiungono gli oneri finanziari e tributari (3,6 milioni di euro), e le spese di funzionamento e acquisto di beni e servizi (2,5 milioni di euro).
Le spese per il personale. Focalizzando l’attenzione sui dati relativi al solopersonale a tempo indeterminato emerge che, complessivamente, a fine 2007 l’Università di Udine ha speso 70,8 milioni di euro: 55 milioni per il personale docente e ricercatore; 14,9 milioni per il personale dirigente e tecnico-amministrativo; 949 mila euro per collaboratori ed esperti linguistici. Rispetto all’anno precedente si è registrato un incremento complessivo di 3,7 milioni di euro (+5,5%): +2,9 milioni di euro per il personale docente (+5,5%) e +872 mila euro per quello tecnico e amministrativo (+6,2%).
Le spese di investimento ammontano a 11,4 milioni di euro. Le principali voci riguardano l’acquisto del complesso ex Istituto Renati, dell’immobile area ex Locchi di Gorizia e dell’immobile ex Stella Mattutina; la ristrutturazione dell’ex galleria del vento e del residence Ginestra di via Tomadini; l’acquisto degli arredi dell’ex Basket, della Carderia e di palazzo Caselli; investimenti in ambito informatico per la multimedializzazione delle sedi, i Progetti di informatizzazione della Segreteria Studenti, l’espansione della rete telematica di ateneo e il potenziamento del servizio wi-fi, gli investimenti per le aule multimediali per la didattica e la ricerca; lavori di manutenzione straordinaria e adeguamento di immobili o impianti e l’acquisto di materiale bibliografico e rinnovo di abbonamenti e periodici storici da parte delle biblioteche interdipartimentali.