Hanno vissuto in prima persona l’esperienza di cronisti e inviati dall’estero e hanno potuto raccontare i segreti della scrittura giornalistica ai giovani studenti che ambiscono a diventare professionisti della comunicazione internazionale. Sono state alcune tra le più importanti firme del giornalismo internazionale – Giovanna Botteri, Jas Gawronski, Ettore Mo, Valerio Pellizzari, Dennis Redmont, Bernardo Valli, Vanna Vannuccini, Franco Venturini – a salire in cattedra a Gorizia, vestendo per una volta i panni dei docenti nel corso di perfezionamento post-universitario “Notizie dal Mondo. Teorie e tecniche di giornalismo e comunicazione internazionale” che la facoltà di Lingue dell’Università di Udine ha attivato nell’anno accademico 2005/2006 con la collaborazione del Consorzio per lo sviluppo del polo universitario di Gorizia e il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia. Un successo annunciato quello del corso destinato a giornalisti o laureati in varie discipline che già collaboravano a giornali e periodici, o che volevano intraprendere l’attività giornalistica, e che hanno potuto specializzarsi nel linguaggio comunicativo di dimensione internazionale e nella gestione dell’informazione estera. Coordinato dal direttore del Cego Mauro Pascolini, il corso è nato da un’idea del noto giornalista ed ex eurodeputato Demetrio Volcic che, insieme all’altrettanto celebre firma de “La Repubblica” Bernardo Valli, hanno partecipato alla cerimonia di consegna degli attestati nella nuova Aula Magna dell’Iti Galilei, ora a disposizione dell’Università degli Studi di Udine per lo svolgimento delle attività didattiche e convegnistiche. Sono inoltre intervenuti il presidente della Fondazione CaRiGo, Franco Obizzi, che ha ricordato l’impegno della fondazione nello sviluppo del Polo universitario goriziano e il presidente del Consorzio Universitario, Nicolò Fornasir, che ha sottolineato come il corso sia stato uno strumento che ha contribuito alle prospettive di crescita dei giovani studenti, in un luogo a forte vocazione multiculturale e di integrazione multietnica qual è la città Gorizia.
Il preside della facoltà di Lingue e letterature straniere Vincenzo Orioles ha evidenziato che il corso è stato «un traguardo importante nella proposta formativa concernente la comunicazione e un elemento di grande prestigio per il territorio e l’Università». Grande interesse hanno suscitato gli interventi di Demetrio Volcic, che ha auspicato l’avvio in tempi brevi del Master in giornalismo come naturale sbocco del corso di perfezionamento in un programma a lungo termine, e di Bernardo Valli che ha spiegato come «il giornalismo non è né un’arte né una scienza, ma assomiglia al lavoro di un artigiano che ha come compito essenziale quello di informare». Grande soddisfazione è stata espressa dal rettore Furio Honsell che ha ricordato come «l’Università è molto impegnata per la crescita del polo goriziano, dove vengono attivati corsi innovativi e originali per differenziare l’offerta formativa. Nella società contemporanea la comunicazione è fondamentale e in questo corso di perfezionamento Demetrio Volcic ha saputo richiamare attorno a sé grandi firme del giornalismo internazionale, accanto ai nostri docenti, per creare un corso che è diventato strumento per diffondere le competenze e fare in modo che gli studenti siano al centro dell’esperienza formativa, trovando forme nuove di rapporto con i docenti stessi».
Come ha spiegato il direttore Pascolini «il corso è stato elaborato sulla falsariga del programma didattico messo a punto alla Sorbona di Parigi e partiva dalle esperienze di vita di giornalisti di fama per completarsi poi con una parte d’aula, legata ai temi di storia e di relazioni internazionali. I giornalisti che hanno condotto i seminari hanno risposto in maniera entusiastica all’invito di Demetrio Volcic, arricchendo il corso con l’esperienza diretta di chi quotidianamente fa informazione dall’estero, e trasferendo agli studenti un’esperienza formativa di eccezionale valenza». Gli elaborati conclusivi realizzati dai 17 corsisti, provenienti da tutta la regione e anche dal vicino Veneto, sono stati raccolti e pubblicati in un volume realizzato con il contributo del Consorzio Universitario e della Fondazione CaRiGo. Questi i loro nomi: Aleksija Ambrosi, Nicola Andreuzzi, Pierpaolo Bordin, Patrizia Castelli, Andrea Doncovio, Chiara Filippi, Alice Rita Fumis, Irene Giurovich, Valeria Komac, Carolina Laperchia, Erica Millo, Marco Pallotta, Carlo Tomaso Parmegiani, Giovanni Stocco, Giovanni Tomasin, Vincenzo Venchiarutti, Serena Zanutto.
Oltre alle prestigiose firme di caratura internazionale, sono saliti in cattedra anche noti giornalisti della stampa locale, quali Bojan Brezigar, Gianpaolo Carbonetto, Roberto Collini, Andrea Filippi, Antonio Rinaldi, Letterio Scopelliti, Alberto Terasso e i docenti dell’Ateneo friulano Luca Di Gaspero, Giorgio Petracchi, Francesco Pira e Fulvio Salimbeni. Il corso, di 40 crediti formativi universitari, è stato organizzato in lezioni frontali, laboratori, seminari per un totale di 400 ore, alle quali si sono affiancate ulteriori 75 ore di tirocinio formativo in testate locali, nazionali ed estere. Accanto ai segreti del “dietro le quinte” del mondo dell’informazione, sono stati oggetto di studio la storia contemporanea dell’Europa e del mondo, le relazioni internazionali, i nuovi media e le nuove tecnologie nel giornalismo internazionale.