Senato Accademico e CdA hanno approvato il consuntivo

Bilancio, l'Università ha chiuso il 2006 con un risultato di +12,8 milioni di euro

In tre anni ridotto del 46% il disavanzo dell’amministrazione centrale

Aumentano finanziamenti regionali e spese per didattica e ricerca
Permane il sottofinanziamento statale

        Un’ottima gestione di bilancio che ha permesso di ridurre il disavanzo dell’amministrazione centrale del 46%, un impegno costante nei confronti della didattica e della ricerca, le cui spese sono aumentate rispettivamente di 4,5 e di 7,9 milioni di euro da un anno all’altro, nonostante un sottofinanziamento di circa 12 milioni di euro a causa delle risorse statali scarse e non attribuite sulla base del merito: sono questi i principali dati del bilancio consolidato per il 2006 dell’Università di Udine che si attesta a circa 149 milioni di euro e si chiude con un risultato di amministrazione pari a 12,8 milioni di euro con un incremento di 3,6 milioni di euro rispetto al 2005, quando era pari a 9,2 milioni di euro e di 8,4 milioni di euro rispetto al 2004, quando era pari a 4,4 milioni di euro. Il bilancio consuntivo è stato approvato dal Senato accademico e dal Consiglio di amministrazione e presentato dal rettore Furio Honsell, dal direttore amministrativo Daniele Livon e dalla responsabile della ripartizione finanziaria Mara Pugnale.
 
        Significativo il recupero del disavanzo dell’amministrazione centrale, sceso da 12,9 milioni di euro dell’esercizio 2004 a 7,3 milioni di euro del 2006. Nello stesso periodo i dipartimenti hanno visto aumentare il proprio avanzo che è passato da 17,3 milioni di euro del 2004 a 20,2 milioni di euro nel 2006, segno del dinamismo della ricerca. I dipartimenti infatti hanno ricevuto commesse da circa 140 aziende pubbliche e private (fra le altre, l’Agenzia spaziale italiana, la Fantoni, il Cafc, l’Ersa-Agenzia per lo sviluppo rurale, l’Eidon).
 
        Rimangono scarsi e non suddivisi sulla base del merito i finanziamenti statali: gli incrementi del Fondo di finanziamento ordinario (FFO) per l’università di Udine sono stati rispettivamente di 9 milioni di euro nel 2005 e di soltanto di un milione di euro nel 2006, quando le poche risorse assegnate alle università italiane sono state distribuite fra tutti gli atenei, privilegiando la quota storica e trascurando le valutazioni di merito. Per l’ateneo udinese ciò ha significato interrompere il cammino di avvicinamento al FFO “teorico”, che per Udine è pari a circa 84 milioni di euro e continuare a essere sottofinanziato di circa 12 milioni di euro. Tra i vari provvedimenti “miopi” che hanno colpito l’università va registrato il Decreto Bersani convertito nella legge 248/2006 che ha costretto l’ateneo a versare in corso d’anno allo Stato circa 400 mila euro.
 
        A livello consolidato, le entrate (al netto delle partite di giro) si attestano a complessivi 149 milioni di euro, di cui 140 milioni riferiti alle entrate di parte corrente (94,1%) e 9 milioni alle entrate in conto capitale (5,9%). Rispetto al consuntivo del 2005 si è registrato un incremento complessivo di 7,8 milioni di euro. Le entrate correnti sono pari a 140 milioni di euro. In particolare l’FFO con 71,9 milioni di euro si riconferma la fonte di finanziamento principale dell’università. Gli altri finanziamenti ministeriali ammontano a 11,7 milioni di euro (+2,4 milioni di euro rispetto al 2005) e rappresentano il 7,9% delle entrate correnti. A questo importo si aggiungono 34 mila euro che lo Stato ha trasferito direttamente ai dipartimenti.
 
        Aumentano i finanziamenti regionali che ammontano a 10 milioni di euro (+3,7 milioni di euro rispetto al 2005), incidendo per il 6,7% sulle entrate correnti. I trasferimenti da altri enti pubblici e privati ammontano a 11,3 milioni di euro (+1,3 milioni rispetto al 2005). Il maggior finanziatore dell’università, con oltre un milione di euro, considerando sia i finanziamenti diretti che quelli indiretti, è la Fondazione Crup: ai 475 euro destinati direttamente all’ateneo si aggiungono quelli al Consorzio di Pordenone finalizzati al sostegno della didattica (in particolare è stata attivata la laurea in Ingegneria dell’innovazione) e quelli ai dipartimenti di ricerca. Le entrate derivanti dalle tasse universitarie si attestano a 18 milioni di euro (pari al 12,1% sul totale delle entrate): 15,5 milioni di euro provengono dalle iscrizioni ai corsi di laurea e laurea specialistica e 2,5 milioni dalle iscrizioni alle Scuole di specializzazione, ai master e ai corsi abilitanti per insegnanti previsti dalla legge 143/2004 e avviati nel corso del 2006.
 
        Le uscite, al netto delle partite di giro, ammontano a 146 milioni 300 mila euro, distinte in spese correnti pari a 134,4 milioni di euro (91,9%) e spese in conto capitale pari a 11,9 milioni di euro (8,1%). La differenza tra entrate e spese genera un saldo positivo della gestione di competenza pari a 2,7 milioni euro. Le spese correnti, che complessivamente ammontano a 134,4 milioni di euro rappresentano il 91,9% del bilancio. Le spese per la didattica ammontano a 48,3 milioni di euro (pari al 33%), con incremento di 4,5 milioni di euro rispetto al 2005. Le principali voci di spesa riguardano master e corsi di perfezionamento (1,1 milioni euro), corsi abilitanti per insegnanti di cui alla legge 143/04 (833 mila euro), programmi di mobilità studentesca (990 mila euro), supplenze e contratti (4,3 milioni di euro). Le spese per la ricerca ammontano a 71,7 milioni di euro (pari al 49%), con un incremento di 7,9 milioni di euro rispetto al 2005. Le principali voci di spesa riguardano 15,5 milioni riferiti ai bilanci dei dipartimenti, , spese relative agli assegni di ricerca (3 milioni di euro), ai dottorati di ricerca (2,3 milioni di euro), alle borse di ricerca (700 mila euro) e al trasferimento tecnologico (180 mila euro). Le spese per le attività di supporto e ai servizi generali ammontano a 14,4 milioni di euro (pari al 10%). Questa voce comprende le spese di carattere istituzionale (promozione, attività editoriali, adesione ad enti o e consorzi, collaborazioni con gli studenti) e quelle sostenute per il funzionamento e per l’acquisto di beni e servizi (portinerie, pulizie, servizio mensa, spese telefoniche, manutenzioni, spese postali, cancelleria, carburanti) relativi all’amministrazione centrale.
 
        Le spese per il personale. Estrapolando i soli dati sul personale a tempo indeterminato (docenti, ricercatori, personale dirigente e tecnico-amministrativo e collaboratori linguistici) emerge che, complessivamente, a fine 2006 l’Università di Udine ha speso 66 milioni di euro (92,6% del FFO): 52 milioni per il personale docente e ricercatore e 14 milioni per quello tecnico e amministrativo. Rispetto all’anno precedente si è registrato un incremento complessivo di 3,2 milioni di euro (+5%): +3 milioni di euro per il personale docente (+6,1%) e +190 mila euro per quello tecnico e amministrativo (+1,4%). Il 2006 è stato un anno importante per il personale tecnico e amministrativo. Dopo oltre 5 anni di blocco delle assunzioni, sono ricominciate le prime stabilizzazioni di personale, che porteranno entro tre anni, all’assunzione a tempo indeterminato di circa 100 persone. Fra il 2006 e la prima parte del 2007 l’ateneo ha assunto a tempo indeterminato 44 unità di personale tecnico e amministrativo, a cui si aggiungono quelle dei 15 dipendenti dell’ex Policlinico universitario che hanno optato per rimanere all’università.
 
        Le spese di investimento ammontano a circa 8,6 milioni di euro. Nel polo scientifico sono stati ultimati i lavori per la ristrutturazione dell’ex Basket che dovrebbe essere funzionante a partire dall’inizio del 2008 e che ospiterà i dipartimenti di Scienze degli alimenti e di Scienze degli Animali. Nel polo umanistico sono iniziati i lavori di adeguamento e messa a norma dell’intero complesso di Palazzo Antonini-Mantica. Sono continuati i lavori di ristrutturazione del corpo “B” del Blanchini, attraverso una anticipazione di cassa di circa 1,1 milioni di euro su fondi dell’ateneo. Nel polo economico-giuridico sono iniziati i lavori per la costruzione dell’edificio delle grandi aule di via Tomadini. Nel corso del 2006 sono state avviate le procedure per lo sviluppo del polo universitario di Gorizia che, grazie ai finanziamenti della Fondazione CARIGO e della Regione FVG, prevedono un investimento complessivo di circa 4 milioni di euro.

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