Il Rettore: «Situazione in netto miglioramento, anche grazie a razionalizzazioni e riqualificazione della spesa»
Segnali di ripresa emergono dal bilancio consuntivo 2008 dell’Università di Udine, approvato oggi dal Senato accademico e dal Consiglio di amministrazione. A livello consolidato il risultato di amministrazione al 31/12/2008 si attesta a +10,8 milioni di euro di cui +20,6 dei dipartimenti e -9,8 dell’amministrazione centrale. Il disavanzo dell’amministrazione centrale che si prospettava a -10,8 milioni di euro in sede di preconsuntivo, si è ridotto a -9,8 milioni di euro, facendo registrare dunque un recupero di un milione di euro. Con riferimento al solo anno 2008 il risultato di gestione dell’amministrazione centrale si è attestato a -1,1 milioni di euro, facendo registrare un chiaro miglioramento del 50% rispetto al 2007. Dopo l’approvazione del bilancio 2008 si attendono segnali positivi dalla definizione dei criteri di riparto del FFO 2009, «che – dice il rettore Cristiana Compagno - ci auguriamo possano finalmente premiare, come merita, l’Università di Udine».
In un quadro 2008 di sistema universitario, caratterizzato da novità legislative significative soprattutto per quanto riguarda le dinamiche previste nei finanziamenti ministeriali, i cui effetti concreti si attendono a partire dal 2009, il bilancio 2008 va visto e valutato in chiave dinamica. «Si conferma positivo il risultato di amministrazione consolidato di ateneo a +10,8 milioni di euro – precisa Compagno – ed è confortante il dato dell’amministrazione centrale rispetto ad alcuni elementi di contesto. Stiamo migliorando rispetto ad alcuni mesi fa anche grazie alle prime azioni contenute nel piano di rientro approvato a dicembre 2008. In presenza di un disavanzo dell’amministrazione centrale di -9,8 milioni di euro, abbiamo già approvato degli interventi strutturali importanti sul lato del contenimento delle spese. Con le recenti decisioni relative alla riduzione delle spese per supplenze e contratti, alla non concessione del biennio di servizio attivo oltre i limiti di età, alla riduzione dei contratti a tempo determinato abbiamo già realizzato un risparmio di spesa che avrà effetti immediati di circa 1 milione di euro nel 2009 e 2,3 milioni di euro nel 2010». Accanto a queste riduzioni, «sono auspicabili - conclude Compagno - maggiori entrate e su questo è necessario sottolineare la forte aspettativa che riponiamo sui criteri di riparto del FFO 2009. Proprio in questi giorni, assieme ad altri 17 Rettori di Università sottofinanziate, stiamo predisponendo una richiesta al Ministro Gelmini in cui ribadiamo la necessità di fissare chiari criteri meritocratici nel riparto del FFO 2009».
Il bilancio consolidato 2008 dell’Ateneo si attesta a 168 milioni di euro, distinti in 147 milioni per l’amministrazione centrale e 21 milioni per i dipartimenti. «Considerando solo l’esercizio 2008 – rileva il direttore amministrativo Daniele Livon – a livello di amministrazione centrale registriamo un risultato di gestione di -1,1 milioni di euro. Da sottolineare che tale dato risente di prudenziali accantonamenti per impegni di spesa di circa 2 milioni di euro per ricostruzioni di carriera che potrebbero risultare meno onerose. In assenza di tale accantonamento prudenziale ci sarebbe stato un risultato positivo di 0,9 milioni di euro. Dal punto di vista qualitativo le entrate sono riconducibili a circa 131 milioni di euro di parte corrente e 15 milioni di euro in c/capitale; le spese sono pari a 129 milioni di euro di parte corrente e 18 milioni di euro di investimento».
Sul fronte delle entrate i principali finanziamenti derivano dal FFO che si attesta a quasi 78 milioni di euro (53,4%), dalle entrate contributive pari a circa 18 milioni di euro (12,5%), dagli altri trasferimenti dallo Stato che ammontano a 14 milioni di euro (9,8%) e dai trasferimenti dalla Regione ed Enti locali per un totale di circa 8 milioni di euro (5,4%). Sul fronte delle spese abbiamo circa 74 milioni di euro di spese per stipendi del personale (52,3%), 16 milioni di euro (11%) per assegnisti, dottorandi e contratti di specializzazione, 9 milioni di euro (6,1%) di spese di funzionamento, 5,3 milioni di euro (3,6%) per contratti a tempo determinato e collaborazioni coordinate e 4,2 milioni di euro per supplenze e contratti (2,9%).