Giovedì 23 e venerdì 24 novembre in sala Ajace a Udine

Plurilinguismo: politiche linguistiche e sua evoluzione alla luce dei fenomeni migratori

A confronto i massimi esperti internazionali da cinque Paesi per il “Primo colloquio internazionale sul plurilinguismo”

Alcuni dei massimi esperti internazionali di plurilinguismo provenienti da Italia, Belgio, Finlandia, Germania e Gran Bretagna si incontreranno a Udine in occasione del “Primo colloquio internazionale sul plurilinguismo”. Il convegno, organizzato dal Centro internazionale sul plurilinguismo (Ceip) dell’Università di Udine, si terrà giovedì 23 (inizio lavori ore 15) e venerdì 24 novembre nella sala Ajace di palazzo D’Aronco (piazza Libertà) a Udine. Rivolto principalmente a docenti e studenti universitari, è aperto anche al mondo della scuola e al pubblico. Nelle due giornate, i migliori specialisti nel settore degli studi scientifici sul fenomeno del plurilinguismo si confronteranno e indagheranno questa complessa fenomenologia, mettendo in luce le caratteristiche assunte dal plurilinguismo all’interno delle varie epoche storiche e nei vari contesti geografici e culturali.

Nella prima giornata, in particolare, si discuterà del plurilinguismo nelle politiche linguistiche e nelle diverse aree geografiche. Venerdì saranno quindi approfonditi gli aspetti legati al plurilinguismo storico e al nuovo plurilinguismo prodotto dall’immigrazione, per concludersi con uno sguardo retrospettivo all’antichità classica, «per sottolineare – spiega il direttore del Ceip, Renato Oniga - la continuità di un fenomeno che si presenta come un tratto di lunga durata nella storia europea».

L’obiettivo del convegno «sarà quello di individuare, almeno provvisoriamente – prosegue Oniga -, alcuni tratti costitutivi più generali del plurilinguismo, un procedimento stilistico che si presta a valutazioni ed interpretazioni spesso divergenti a seconda del tempo e del luogo in cui si manifesta. Il disegno scientifico che soggiace all’iniziativa è contribuire a definire un primo inquadramento teorico dell’estensione degli ambiti areali e cronologici del fenomeno, assieme all’individuazione delle dinamiche legate all’alternanza dei codici e al multiculturalismo».

 
Giovedì 23 alle ore 15 porteranno i saluti Carla Marcato, delegata per la promozione della lingua italiana e del plurilinguismo dell’Ateneo di Udine, Federico Pirone, assessore alla cultura del Comune di Udine, Renato Oniga, direttore del Centro internazionale sul plurilinguismo dell’Università di Udine. Alle 15.30 la prima sessione di lavori, presieduta da Fabiana Fusco dell’Università di Udine, dedicata a “Il plurilinguismo nelle politiche linguistiche”. Interverranno: Tullio Telemon dell’Università di Torino, su Plurilinguismo e politiche linguistiche, ed Emanuele Banfi dell’Università Milano Bicocca su Il plurilinguismo nell’area balcanica.
 
Alle 17.15 la seconda sessione dedicata a “Il plurilinguismo nelle aree geografiche”, presieduta da Giampaolo Salvi dell’Università Elte di Budapest. Gerald Bernhard dell’Università di Bochum parlerà de L’italiano della Ruhr: tratti fonetici simpatici, antipatici e non percepiti e Giovanni Ruffino dell’Università di Palermo tratterà Il plurilinguismo e l’Alm (Atlante linguistico mediterraneo).
 
Venerdì 24 novembre la terza sessione del convegno, presieduta da Jaume Mateu Fontanals dell’Università autonoma di Barcellona, si aprirà alle 9.30 con l’intervento di Adam Ledgeway dell’Università di Cambridge su Il contatto tra il greco e le varietà romanze nell’Italia meridionale. Maria Chini dell’Università di Pavia parlerà di Plurilinguismo in famiglie e alunni di origine immigrata. Un’indagine sulla provincia di Pavia. La quarta e ultima sessione, presieduta da Renato Oniga dell’Università di Udine, inizierà alle 11.15 con Martti Leiwo dell’Università di Helsinki, che interverrà su Plurilingualism in Roman Egypt. A seguire Bruno Rocchette dell’Università di Liegi tratterà La terminilogie grecque et latine du plurilinguisme. I lavori si chiuderanno alle 12.45.

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