Inaugurazione martedì 7 maggio alle 16 in sala Florio
In mostra venticinque anni di studi e ricerche sul plurilinguismo
L’esposizione allestita a palazzo Antonini ripercorre le tappe della storia del Centro internazionale sul pluriliguismo dell’Ateneo
L’Università di Udine organizza, dal 6 al 25 maggio, la mostra Centro Internazionale sul Plurilinguismo 1994-2019: Informazione, documentazione, ricerca. L’inaugurazione ufficiale si terrà martedì 7 maggio alle 16 nella sala Florio di palazzo Florio (via Palladio 8), con l’intervento della delegata del rettore per l’efficacia e semplificazione della comunicazione istituzionale, Raffaella Bombi, dell’architetto Roberto Pirzio-Biroli, progettista del restauro della sede del Centro, e dei professori che, negli anni, si sono succeduti nella direzione del Centro: Vincenzo Orioles, Carla Marcato, Giorgio Ziffer e Renato Oniga. La mostra è allestita nell’atrio principale di palazzo Antonini, in via Petracco 8 a Udine.
La mostra ripercorre la storia dell’istituzione, dai primi passi compiuti con l’allora rettore dell’Ateneo friulano Roberto Gusmani presso la comunità dell’Alpe-Adria, alla legge istitutiva del Centro Internazionale sul Plurilinguismo, promossa dall’allora deputata Silvana Schiavi Fachin, fino alle iniziative più recenti dei seminari e laboratori didattici, per porre in evidenza il ruolo svolto per oltre venticinque anni dal Centro, quale luogo di primario riferimento internazionale per gli studi scientifici sul fenomeno del plurilinguismo.
«L’esposizione – spiega Renato Oniga, direttore del Centro - è stata pensata per sensibilizzare i docenti e gli studenti universitari, il pubblico legato al mondo della scuola e, più in generale, della cultura, in una provincia come quella di Udine e in una regione come il Friuli Venezia Giulia, da sempre interessata al fenomeno del plurilinguismo, con la presenza delle quattro lingue ufficialmente riconosciute (friulano, italiano, sloveno, tedesco), più le altre minoranze storiche di parlata veneta e le nuove innumerevoli lingue portate dall’immigrazione».