Pronti i risultati del Monitoraggio 2008 del Gruppo di lavoro della facoltà di Lingue relativo ai 5 partiti presenti in Parlamento

Siti web politici: bene Pdl, Pd e Idv, migliora la Lega, l'Udc non investe sulla rete come dovrebbe

Il coordinatore della ricerca Pira: «Il Carroccio ha recepito le nostre critiche dello scorso anno ed ha apportato alcune importanti modifiche»

«L’edizione 2008 del Monitoraggio dei siti politici affronta per la prima volta un quadro politico fortemente modificato dalle ultime elezioni politiche che hanno visto la drastica riduzione del numero di partiti e movimenti politici rappresentati nell’arco parlamentare. Il nuovo assetto che si è venuto a creare è la motivazione di base per la quale quest'anno il monitoraggio prende in esame soli i maggiori partiti rappresentati in Parlamento, con l'obiettivo di verificare non solo lo stato dell’arte dei siti, con due nuovi partiti, ma anche di verificare gli stili comunicativi che alla luce di quanto emerso si sono rivelati alquanto diversi gli uni dagli altri». Lo afferma Francesco Pira, coordinatore del gruppo di ricerca del corso di laurea in Relazioni pubbliche della facoltà di Lingue dell’Università di Udine che ha prodotto il Monitoraggio 2008 sui siti web politici italiani.

 
Ore di navigazione per fare il punto su come i partiti presenti in Parlamento comunicano attraverso la rete. «Non notiamo grandi sconvolgimenti in Italia – spiega Pira –, mentre negli Stati Uniti e in Francia registriamo un uso della rete molto diverso. Degli sforzi sono stati fatti in particolare dal Partito Democratico, dal Popolo delle Libertà e dall’Italia dei Valori. La Lega Nord ha recepito le nostre critiche dello scorso monitoraggio e ha apportato alcune importanti modifiche. Abbiamo invece l’impressione che l’Udc non creda molto nella rete». Tra le curiosità che vengono rilevate nella ricerca anche la possibilità per tutti gli utenti della rete di registrare il consiglio comunale della propria città o del proprio paese e pubblicarlo sul portale dell’Italia dei Valori.
 
«Lo sviluppo che i portali politici – conclude Pira, sociologo della comunicazione –  hanno avuto negli ultimi mesi è a più vie. Il Pd e l’Italia dei Valori si avvicinano sempre di più ai loro potenziali elettori, spingendo su una sorta di struttura dialogante. Quella del Popolo della Libertà, ricca di contenuti, è più protesa a far vivere una struttura di indottrinamento e di servizio che non sempre tiene conto delle esigenze di interazione con l’elettore, anche non fidelizzato. La Lega Nord utilizza il web come ulteriore strumento di mobilitazione. L’Udc non ha fatto alcuna modifica rispetto al 2007».

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