«Il Monitoraggio dei siti regionali e locali del Friuli Venezia Giulia e della Regione Veneto ci conferma che il nostro lavoro annuale di ricognizione trova puntuale conferma nelle migliorie che i singoli portali hanno apportato tra la fine dello scorso anno e l’inizio di questo, e in genere nel corso del 2008». Lo afferma Francesco Pira, coordinatore del Gruppo di ricerca del corso di laurea in Relazioni pubbliche della facoltà di Lingue dell’Università di Udine, che ha prodotto il consueto lavoro sui siti delle Regioni Friuli Venezia Giulia e Veneto, delle quattro Province e dei quattro Comuni capoluogo della Regione FVG.
Ore di navigazione per fare il punto su come i portali locali, provinciali e regionali sono cresciuti o sono rimasti pieni di contraddizioni già registrate nel corso delle precedenti edizioni. «Non notiamo grandi sconvolgimenti – ha spiegato Pira – tranne che per la Provincia di Pordenone dove il sito è stato completamente riprogettato. Trieste rimane il fanalino di coda sia per il portale della Provincia che per quello del Comune. Mentre registriamo una crescita di quello della Provincia di Gorizia e delle Regioni Friuli Venezia Giulia e Veneto (quest’ultima regione è stata sempre monitorata per avere un utile elemento di comparazione). Entrambe le Regioni si caratterizzano per aver fatto investimenti su strumenti che ampliano le possibilità di partecipazione attiva dei cittadini».
Tra le curiosità che vengono rilevate nella ricerca, la sezione Videohelp della Regione FVG, il notiziario Qui Regione sorto come Web Radio della Regione Veneto, la sezione “I’am passenger” della Provincia di Gorizia che raccoglie testimonianze e contributi video di sportivi goriziani che hanno compiuto imprese nel mondo, la sezione dei video realizzati in alcune località della Provincia di Pordenone e gli strumenti Web 2.0 del Comune di Udine tra i quali le mappe interattive di Google.
«Non comprendiamo come enti dell’importanza del Comune di Trieste, ad esempio, abbiano realizzato – conclude Pira – il mini portale Trieste Abile, lasciando invece quello più grande dello stesso ente senza gli opportuni accorgimenti per rendere il sito accessibile secondo quanto previsto dalla Legge Stanca del 2003 e dal Codice per l’Amministrazione digitale. Questo è in palese contraddizione e non aiuta il rapporto tra istituzioni e web sulla rete. Entro la fine del 2009 torneremo a verificare quali sono le modifiche che gli Enti intenderanno apportare sulla base delle segnalazioni che stiamo facendo. Diciamo questo perchè abbiamo certezza che quanto abbiamo scritto e detto finora è stato puntualmente registrato da alcuni tra i maggiori Enti. Tanto per fare un esempio, la Regione Veneto ha reso visibile sulla home page la newsletter che è stata inserita in un box dedicato ai servizi on line. O ancora il portale della Regione FVG è stato sottoposto ad un complessivo lavoro di reingegnerizzazione che ha risolto le principali criticità che avevamo evidenziato lo scorso anno. Per finire vogliamo precisare che, al contrario di quanto era stato annunciato dal Presidente Tondo, la Web Tv della Regione che tutti davano per spacciata, oltre ad avere la programmazione in podcast, adeso è anche visibile su Youtube. Quindi la struttura non è stata mai chiusa».