Giovedì 18 e venerdì 19 aprile in sala Gusmani a Palazzo Antonini a Udine
Vivere per la penna, gli itinerari letterari di Miguel Delibes
Studiosi a confronto su uno degli autori più importanti della Spagna contemporanea candidato al premio Nobel per la letteratura nel 2000 e nel 2007
Esplorare e rilanciare l’opera e la figura di Miguel Delibes, scrittore fra i più importanti della letteratura spagnola contemporanea. È l’obiettivo del convegno internazionale “Vivere per la penna: itinerari attraverso l’opera di Miguel Delibes” (Vivir de la pluma: itinerarios por la obra de Miguel Delibes) che l’Università di Udine organizza giovedì 18 (dalle 15)e venerdì 19 aprile (dalle 9.30) nella sala Gusmani di Palazzo Antonini a Udine.
L’evento, promosso dal dipartimento di Lingue e letterature straniere dell’Ateneo con la Fondazione Miguel Delibes di Valladolid e sostenuto dalla Fondazione Crup, si aprirà con i saluti delle autorità accademiche e si concluderà, venerdì 19 alle 15, con la proiezione del film “Los santos inocentes”, tratto dall’omonimo romanzo dell’autore.
«Delibes – spiega la coordinatrice scientifica del convegno, Renata Londero, docente di Letteratura spagnola all’Ateneo friulano – è uno scrittore che vive per la scrittura, e che nella scrittura esprime tutta la complessa esistenza di un Paese tormentato ma alacre; un Paese che fino agli anni Sessanta è costretto a muoversi incerto e cauto, e che riconosce nelle potenzialità dell’arte l’unico mezzo di espressione possibile di fronte alle pressioni della dittatura franchista».
Gli interventi alla due giorni sullo scrittore iberico proporranno una rilettura delle sue opere cardine e di alcune costanti tematiche. «Si va – spiega ancora Londero – dall’amore per la natura al legame con una Castiglia popolare e autentica; dalla passione per la caccia e la vita all’aria aperta al costante confronto con la realtà sociale e politica della Spagna; dalla simpatia per la spontanea vitalità del mondo infantile alle meditazioni, anche in chiave ironica, sulla solitudine e sull’abbandono proprie dell’universo adulto».
Nel 2000 e 2007 Miguel Delibes fu candidato al premio Nobel per la letteratura. La prima volta dal governo regionale di Castilla y León assieme a numerosi circoli culturali e intellettuali iberici e internazionali, la seconda dalla Società generale degli autori e editori di Spagna.
Al convegno parteciperanno la figlia di Miguel Delibes, Elisa Delibes de Castro, presidente della Fondazione Miguel Delibes, e il direttore dell’ente, Alfonso León. Saranno presenti anche il biografo e amico dell’autore, Ramón García Domínguez, e Ramón Buckley, esperto di letteratura spagnola e autore dell’ultima “biografia intellettuale” su Delibes. Fra gli studiosi che interverranno figurano Amparo Medina-Bocos (Istituto ‘Ramiro de Maeztu’ di Madrid) e Pilar Celma Valero (cattedra ‘Miguel Delibes’ dell’Università di Valladolid), María Dolores Thion (Università di Pau, Francia), e Katerina Vaiopoulos, Andrea Bresadola, María Sagrario del Río Zamudio e Maria-Teresa De Pieri (Università di Udine).
Scrittore di provincia, amante della campagna, Miguel Delibes (1920 – 2010) ha vissuto lontano dai circoli letterari ufficiali, preferendo l’intima e periferica dimensione della sua città, Valladolid, in cui ambienta gran parte dei suoi romanzi e in cui ha svolto anche l’attività di docente e di giornalista. Fedele ai propri principi liberali, ha sempre difeso le classi più disagiate orientando la sua letteratura all’insegna di un autentico realismo sociale. Vincitore del Premio Nadal nel 1948, membro della Real Academia Española, ottenne un grande successo di pubblico e critica con la pubblicazione di Cinco horas con Mario (1966), cui seguì una produzione letteraria corposa e costante. Fra le sue principali opere tradotte in italiano si segnalano: Cinque ore con Mario (Città armoniosa, 1983), Per chi voterà il signor Cayo? (Sei, 1982); Lettere d'amore di un sessantenne voluttuoso (Passigli, 2000), Signora in rosso su fondo grigio (Passigli, 2001), Diario di un cacciatore (Passigli, 2002).