Progetto finanziato per circa 320 mila euro, di cui 117 mila per l’Ateneo

Udine capofila europeo per creare un laboratorio on-line di lettura e scrittura multilingue

Obiettivo: sviluppare come lingua seconda il ceco, l’italiano, lo sloveno e il tedesco

Creare un portale multilingue dedicato allo sviluppo delle abilità di lettura e scrittura in ceco, italiano, sloveno e tedesco utilizzate come “lingue seconde”, cioè ausiliarie alla madrelingua. È l’obiettivo del progetto europeo di didattica e ricerca Wrilab2 – “On-line Reading and Writing Laboratory for Czech, German, Italian and Slovenian as L2”, promosso dal Dipartimento di lingue e letterature straniere dell’Università di Udine che guida un consorzio di nove partner. Il progetto, di durata triennale (da gennaio 2014 a dicembre 2017), è finanziato dalla Commissione europea nell’ambito del programma comunitario “Life-Long Learning” (Apprendimento Permanente) per circa 320 mila euro, di cui 117 mila riservati all’Ateneo friulano.

Al progetto partecipano cinque università – oltre a quella friulana, Klagenfurt (Austria), Friburgo, (Germania), “Carlo IV” di Praga (Repubblica Ceca), Lubiana (Slovenia) – e quattro scuole bilingui – l’istituto comprensivo statale con insegnamento bilingue italiano-sloveno di San Pietro al Natisone (Udine), l’istituto “Ingeborg Bachmann” di Tarvisio (Udine), il liceo bilingue ceco-tedesco “Na Pražačce” di Praga, il liceo bilingue sloveno-italiano “Ledina” di Lubiana.

La coordinatrice dell’iniziativa è la dottoressa Anna Maria Perissutti, ricercatrice di lingua ceca del Dipartimento di lingue e letterature straniere. Oltre al portale multilingue, il progetto Wrilab2 offrirà due corsi di scrittura on-line per ogni lingua inclusa nel progetto (livelli B1-C1) e seminari per docenti di lingue straniere sull’insegnamento della scrittura in L2. 

«La valutazione molto positiva ottenuta dalla proposta dell’Università di Udine – spiega Perissutti – ha premiato la qualità del consorzio e il valore del progetto formativo che, oltre a promuovere l’apprendimento di lingue meno utilizzate quali il ceco e lo sloveno, punta a convogliare l’esperienza maturata a livello europeo da università e scuole bilingui nella didattica delle lingue e letterature straniere, dando vita a uno spazio virtuale in cui discipline diverse, ma affini come la linguistica e la letteratura possano interagire».

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