Le possibilità offerte dalle nuove tecnologie digitali nel campo del multimediale e della comunicazione saranno al centro del workshop “La de-massificazione dei mass-media: la convergenza dei media verso un’offerta personalizzata tra spettacolo, informazione e formazione”, organizzato dal corso di laurea in Scienze e tecnologie multimediali dell’Università di Udine a Pordenone. L’incontro si terrà lunedì 16 aprile a partire dalle 9.30 nell’aula B1 del Centro polifunzionale di via Prasecco (piano terra). Sia la produzione che la fruizione di nuove tecnologie stanno subendo profonde trasformazioni e i principali protagonisti di questa rivoluzione in Europa sono le compagnie di broadcast, ovvero le emittenti televisive. Il workshop vuole porsi come momento di confronto tra i protagonisti di questo cambiamento, analizzando le problematiche che vengono sollevate e le diverse prospettive da cui si assiste a questa rivoluzione. Sul tema si confronteranno Jean-Pierre Evain, rappresentante del dipartimento tecnico di EBU (The European Broadcasting Union), ente radiotelevisivo fondato il 12 febbraio 1950 da 23 radiotelevisioni nazionali di Stati dell'Euopa e del bacino del Mar Mediterraneo che conta oggi 52 radiotelevisioni membri e 29 associati; András Siklós, rappresentante di MTV Hungarian Television che parlerà dell’attuale stato del servizio pubblico televisivo ungherese, le prospettive offerte dall’era digitale, la digitalizzazione del materiale archivistico e i piani futuri in materia; Christian Micheloni, ricercatore della facoltà di Scienze della formazione dell’Università di Udine, che esporrà una relazione sullo sviluppo che la tecnologia ha avuto nel campo della comunicazione.
«In questo ambito – spiega Micheloni - si è assistito ad un cambiamento da uno sviluppo incentrato sulla telefonia fissa alla necessità degli utenti di fruire di contenuti multimediali sempre e ovunque. Con l’avvento dell’era digitale la popolazione si è sempre più trasformata in registi, produttori ed ultimamente in broadcaster. Di conseguenza, l’ammontare di contenuti digitali disponibili è aumentato vertiginosamente fino a raggiungere un livello in cui essi stessi stanno perdendo significato. Le difficoltà nel reperire i contenuti desiderati lo dimostrano. Come possiamo quindi fornire agli utenti ciò che realmente vogliono, ovunque essi siano ed in qualunque momento? Quali sono le problematiche ancora aperte? Riuscirà la tecnologia a mettersi al servizio della necessità di fruizione dell’utente?». I processi e gli strumenti tecnologici necessari per questa trasformazione sono già in essere: la digitalizzazione dell’informazione e le reti di comunicazione a larga banda. Alla luce delle politiche della Commissione Europea, l’interazione tra istituzioni di diversi Paesi riveste un’importanza primaria: questa giornata di studio si pone come momento di confronto e di dialogo per proporre una riflessione sulle possibilità offerte e sulle problematiche sollevate da questo cambiamento, tramite un confronto tra le maggiori istituzioni europee nell’ambito del broadcasting, al fine di verificare se esiste unità di intenti nell’ambito della ricerca e dello sviluppo di progetti finanziati dalla Comunità Europea per azioni coordinate.