Appuntamento domani mercoledì 30 maggio dalle 9.30 nella sala Florio di palazzo Florio, in via Palladio 8 a Udine con la seconda e ultima giornata del convegno “Teoria e prassi della traduzione poetica”. Si tratta del settimo incontro annuale dei filologi e storici della lingua italiana, organizzato dal dipartimento di Italianistica dell’università di Udine, il cui tema conduttore è, quest’anno, la traduzione poetica. «L’argomento – spiega Antonio Daniele, docente di linguistica italiana all’ateneo friulano e organizzatore dell’evento – riguarda un tema vastissimo, non nuovo e tuttavia sempre assai appassionante, la traduzione. L’attenzione sarà puntata soprattutto sugli aspetti più propri della traduzione letteraria e poetica, vale a dire sopra i valori stilistici e metrici, come i più ardui e carichi di valenze culturali ed estetiche».
Il programma di mercoledì prevede alle 9.30 l’intervento di Tina Matarrese con “L’Iliade del Monti e il ‘canto’ dell’epica”. Francesco Rognoni parlerà di “Shelley traduttore di Dante” e Gianfelice Peron di “Giacomo Acerbi e Madame de Stäel”. Elisa Gregori illustrerà “Chateaubriand traduttore” e Giorgio Faggin “Heine nel Veneto (le versioni di Mario Andreis)”. Nel pomeriggio dalle 15.30 Anna Vera Calimani Sullman affronterà “Le tradizioni dell’Ultimo dei Mohicani”; Remo Faccani gli “Equivalenti metrici nelle traduzioni dal russo all’italiano”. Anna Panicali si soffermerà su “Mario Luzi e Leone Traverso: un’amicizia sotto il segno della traduzione”; Gino Belloni si occuperà di “Salvatore Quasimodo: prove di traduzione”, Rienzo Pellegrini di “Pier Paolo Pasolini traduttore in friulano”. Chiuderà il convegno Rodolfo Zucco con “Cesare Viviani traduttore di Verlaine”.