Venerdì 6 giugno dalle 9 in via Tomadini 30/A

Stato di salute dell'economia: accademici a confronto da tutta l'Europa

Convegno organizzato con il sostegno della Fondazione Crup

Il dipartimento di Scienze economiche dell’Università di Udine organizza, con il sostegno della Fondazione Crup, un convegno internazionale sullo stato di salute dell’economia europea che si terrà venerdì 6 giugno, a partire dalle 9, nella sala Tomadini, in via Tomadini 30/A a Udine. L’incontro, intitolato “Cleavages in Europe’s political economy: socio-economic preferences of actors, sectors, and country size effects” si svolgerà in lingua inglese e riunisce accademici di fama internazionale, esperti della Commissione europea e giovani ricercatori provenienti da tutta Europa per analizzare il relativo successo dell’Unione economica e monetaria a tre settimane dalla pubblicazione del rapporto della Commissione europea “EMU@10”.

La lezione inaugurale è affidata a David Soskice, docente alla Oxford University e professore emerito di Politica economica presso la London School of Economics and Political Science, l’Università di Harvard (Usa), la Duke University (Usa) e il Wissenschaftzentrum für Sozialforschung di Berlino. Soskice è uno dei fondatori della teoria macroeconomia sui modelli di capitalismo e autore di importanti testi di base di macroeconomia, tra cui l’ultimo con Wendy Carlin, “Macroeconomics: imperfections,institutions and policies”, Oxford University Press 2006.

Dopo i saluti di Patrizia Tiberi Vipraio e Benedicta Marzinotto dell’Università di Udine si terrà la lezione di David Soskice. A seguire, suddivisi in tre sessioni di discussione, interverranno Andrea Moretti dell’Ateneo friulano, Sotiria Theodoropoulou della University of Dublin Trinity College; Esther Perez-Ruiz della Commissione europea; Marina Schenkel dell’Università di Udine; Josè Fernandez Albertos dell’Institut Barcelona d’Estudis Internactionals (IBEI), Giovanni di Bartolomeo dell’Università di Teramo; Benedicta Marzinotto e Patrizia Tiberi Vipraio dell’Università di Udine, Costanza Rodriguez D’Acri e Alison Johnston della London School of Economics

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