Giovedì 20 marzo alle 18 in sala Ajace

"Quale biodiversità?": Ateneo e Museo friulano di storia naturale ne parlano in un incontro

Nell’ambito delle iniziate organizzate a margine della mostra “Biodiversitas” allestita nell’ex chiesa di San Francesco fino al 27 aprile

Oltre che per il suo immenso patrimonio culturale, l’Italia è il Paese con la maggior ricchezza di specie di fauna terrestre e d’acqua dolce in Europa. E tra le regioni italiane, il Friuli Venezia Giulia è quella con la più elevata biodiversità: un primato nel primato che pone la regione ai vertici delle “classifiche” europee.

 Parte da queste premesse la mostra “Biodiversitas”, allestita dal Museo Friulano di Storia Natarale fino al 27 aprile nell’ex chiesa di San Francesco. E parte da qui anche la conferenza organizzata per giovedì 20 marzo alle 18 in sala Ajace insieme con l’ateneo friulano. “Quale biodiversità?”, questo il titolo dell’incontro, sarà l’occasione per tracciare i confini di un viaggio attraverso il grande patrimonio naturalistico della regione. Il territorio regionale, infatti, include quasi 20 mila specie, circa un terzo dell’intera fauna italiana terrestre e d’acqua dolce e circa il 10% delle specie endemiche nazionali (pari a circa 1.800 specie), a fronte di una superficie che è poco meno del 3% del Paese.

 Ma quali sono le ragioni di questo primato, che costituisce un immenso valore da conoscere e difendere? A questa domanda, ma non solo, cercheranno di rispondere, moderati da Massimo Buccheri, conservatore del Museo Friulano di Storia Naturale, e dal prorettore e delegato alla Cultura dell’ateneo friulano, Angelo Vianello, Alessandro Minelli, dell’Università di Padova, Livio Poldini dell’Università di Trieste, Fabio Stoch del Comitato per la Fauna d’Italia e Andrea Tintori dell’Università degli Studi di Milano.

Oltre che per il suo immenso patrimonio culturale, l’Italia è il Paese con la maggior ricchezza di specie di fauna terrestre e d’acqua dolce in Europa. E tra le regioni italiane, il Friuli Venezia Giulia è quella con la più elevata biodiversità: un primato nel primato che pone la regione ai vertici delle “classifiche” europee. La mostra allestita in San Francesco e da cui prende le mosse l’incontro di giovedì rappresenta un’occasione unica per poter osservare la biodiversità della regione nel suo complesso, dall’orso che ha ripreso a frequentare il nostro territorio a lince, sciacallo e lontra, che solo recentemente hanno rifatto la loro comparsa nelle Alpi. Senza dimenticare gli ospiti indesiderati, quelli che vengono definiti alieni, ovvero la nutria, il gambero rosso (che si potrà osservare dal “vivo” in uno degli acquari presenti in mostra), o la zanzara tigre della quale viene esposto un modello in scala che permetterà di esaminarne anche i più piccoli dettagli. Spazio viene dato anche gli endemismi, quelli che si possono definire i gioielli della nostra natura, ovvero quelle specie che sono presenti solo in territori molto ristretti e che quindi corrono un maggiore rischio di scomparire. Si tratta sia di fiori, sia di animali e in mostra sarà possibile conoscerne uno tra i più misteriosi, il proteo, che sarà visibile in una grotta appositamente ricostruita.

Questo “viaggio” nella biodiversità del Friuli Venezia Giulia, lo ricordiamo, è visitabile fino al 27 aprile dal martedì al venerdì dalle 15 alle 18, il sabato, la domenica e i festivi dalle 10.30 alle 18 (chiuso il lunedì). Per informazioni: info.mfsn@comune.udine.it o telefonare al n. 0432 584711. Maggiori informazioni sul sito www.udinecultura.it

FONTE: UFFICIO STAMPA COMUNE DI UDINE

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