Riconoscimento alla carriera e per l'attività di valorizzazione del gemellaggio tra l’ateneo friulano e quello ungherese
Giampaolo Borghello, per molti anni professore ordinario di Letteratura italiana e direttore del Dipartimento di italianistica all’Università di Udine, sarà insignito della laurea honoris causa in lettere dall’Università di Szeged, fra i più antichi e prestigiosi atenei ungheresi. La cerimonia di conferimento, presieduta dal rettore Gábor Szabó, si terrà sabato 11 novembre, alle 11, nella Sala delle Cerimonie dell’ateneo magiaro (foto e cronaca della cerimonia). La laurea honoris causa rappresenta, spiega la motivazione, un riconoscimento complessivo alla carriera di studioso e docente di Borghello e, al contempo, per l’attività di valorizzazione del lungo e prezioso gemellaggio tra l’ateneo ungherese e quello friulano. Borghello, studioso in particolare di Boccaccio, Pascoli, Svevo, Montale e Pasolini, terrà una lezione magistrale dedicata a un aspetto dell’opera di Collodi intitolata “Riabilitare Attila?”. La laurea è stata proposta da Jozsef Pál, direttore del Dipartimento di italianistica, e accolta all’unanimità dal Senato accademico dell’ateneo ungherese.
Il laureato
Giampaolo Borghello, nato a Verona nel 1946, ha compiuto gli studi classici a Udine. Si è poi laureato in Lettere presso la Scuola Normale Superiore di Pisa, dove ha conseguito in seguito il Diploma di perfezionamento in Letteratura italiana. Ha quindi lavorato negli atenei di Pisa e di Trieste. Per molti anni è stato professore ordinario di Letteratura italiana alla Facoltà di Lingue dell’Università di Udine e direttore del Dipartimento di Italianistica. È stato inoltre preside vicario della Facoltà di Lingue e vice direttore della Scuola Superiore.
Ha tenuto lezioni, seminari e conferenze presso la Scuola Normale Superiore di Pisa e le università di Milano, Padova e Palermo in Italia; Clermont-Ferrand e Parigi XII Val de Marne in Francia; Rostock e Regensburg in Germania; Edimburgo, St. Andrews e Glasgow in Scozia; Szeged, Pécs, Budapest, Pilicsaba, Szombathely e Debrecen in Ungheria; Timişoara in Romania; Praga, Olomouc e Brno nella Repubblica Ceca; Cracovia in Polonia, e Trelew in Argentina.
È stato direttore della collana ‘Letteratura e problemi’ (LP) della casa editrice Zanichelli di Bologna. Tra le opere principali, oltre ad articoli in riviste specializzate, ha pubblicato: Letteratura e marxismo (Zanichelli 1974); Interpretazioni di Pasolini (Savelli 1977), La coscienza borghese. Saggio sulla narrativa di Svevo (Savelli 1977); Linea rossa. Intellettuali, letteratura e lotta di classe 1965 –1975 (Marsilio 1982); Il simbolo e la passione. Aspetti della linea Pascoli – Pasolini (Mursia 1986); Il getto tremulo dei violini. Percorsi montaliani (Paravia Scriptorium 1989); Come nasce un best seller (Forum 2016). Ha inoltre curato l’edizione commentata di Myricae di Giovanni Pascoli (Zanichelli 1996) e l’ampia antologia Cercando il ’68 (Forum 2012).
L’Università di Szeged
Fondato nel 1872, l’Ateneo magiaro ha 12 facoltà e circa 27 mila studenti. La sua storia si intreccia con le vicende politiche del paese magiaro e con i rapporti con la Romania. È stata poi la prima università a riprendere l’attività nel 1945, dopo la seconda guerra mondiale. Vanta illustri laureati e docenti, tra cui lo scopritore della vitamina C, Albert Szent-Györgyi, premio Nobel per la medicina nel 1937.
La collaborazione tra le università di Udine e Szeged risale all’inizio degli anni Ottanta ed è uno dei primi esempi di collaborazione internazionale. Nato come gemellaggio (per iniziativa dei professori Roberto Gusmani e Miklós Fogarasi) si è poi sviluppato come Erasmus, con scambi di studenti, docenti e pubblicazioni. Nel quadro di questi rapporti Borghello, per vari decenni, anche per lunghi periodi, ha tenuto lezioni e conferenze nell’Ateneo magiaro.