I lavori vanno presentati entro il 30 aprile

E' giunto alla terza edizione il premio di laurea Bertoli

        La federazione Coldiretti del Fvg, in collaborazione con la Facoltà di agraria dell’Università di Udine, per onorare la memoria del dott. Paolo Bertoli, per il terzo anno consecutivo ha bandito un concorso per il conferimento di un premio di  2.000 euro alla tesi di laurea o di dottorato che verrà consegnata a chi, con la propria attività di studio e di ricerca, abbia portato un significativo contributo allo sviluppo delle imprese agricole del Friuli Venezia Giulia. Al concorso sono ammessi gli studenti delle Università del Fvg che abbiano discusso una tesi negli anni accademici 2003/04 e successivi affrontando argomenti relativi alla vitivinicoltura del Fvg in rapporto alle politiche di qualità e alla promozione integrata del comparto agroalimentare regionale.
 
        La commissione giudicatrice sarà composta dal preside della Facoltà di Agraria dell’Università di Udine, dal presidente del Consiglio di corso di laurea in viticoltura ed enologia, dal direttore del Dipartimento di Scienze agrarie e ambientali, dal Direttore del Dipartimento di economia e biologia agro-industriale e dal presidente della Federazione Coldiretti del Fvg. I lavori dei candidati, accompagnati dal curriculum, dovranno pervenire entro il 30 aprile alla presidenza della Facoltà di Agraria dell’Università di Udine con sede al polo scientifico dei Rizzi, Via delle Scienze n. 208.
 
        Per informazioni rivolgersi alla segreteria della presidenza della Facoltà di agraria (0432/558546-49) o alla segreteria della Coldiretti (0432/595811. Paolo Bertoli è nato a Milano nel 1960 da genitori friulani e, dopo aver conseguito la maturità classica e la laurea in scienze agrarie nel capoluogo lombardo, nel 1989 si è trasferito in Friuli. Impiegato alla Coldiretti ha ricoperto incarichi di responsabilità prima come segretario di zona a Pordenone e successivamente come vicedirettore della Coldiretti di Udine. Nel 2001 ha assunto il ruolo di direttore delle federazioni provinciali di Gorizia e di Trieste che ha saputo guidare con passione, impegno e competenza. La sua improvvisa scomparsa ha lasciato un vuoto profondo nei soci, dirigenti e collaboratori della Coldiretti.

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