Un percorso multimediale frutto di una accurata ricerca di fonti cinematografiche e fotografiche negli archivi pubblici e privati regionali e nazionali relative ai principali fatti storici. Un lavoro che vuole mettere in luce il processo di maturazione civile che ha portato i contadini friulani a diventare cittadini di una repubblica democratica, superando arretratezza, emigrazione, guerre, fascismo e occupazione nazista, attraverso un costante impegno sociale, scelte democratiche e battaglie per il lavoro. Il documentario “Terra e lavoro, vita contadina e lotte agrarie in Friuli 1890/1960” di Enrico Folisi sarà presentato lunedì 6 novembre alle 17.30 nella sala convegni di palazzo Antonini in via Petracco 8 a Udine. Alla presentazione, organizzata dalla facoltà di Lettere e filosofia e dalla cattedra di storia contemporanea dell’università di Udine, interverranno Umberto Sereni e Marina Brollo, docenti rispettivamente di storia contemporanea e diritto del lavoro all’ateneo friulano, e Ruben Colussi, segretario regionale della CGIL del Friuli Venezia Giulia.
Attraverso l’intersecarsi di fonti cinematografiche e cinematografiche d’epoca e una narrazione serrata e didascalica «si vuole mettere in luce - – spiega Folisi – come la società friulana attuale sia figlia della società contadina del secolo precedente e come aspetti cospicui del mondo chiuso, deferente e consuetudinario del tradizionale Friuli agreste continuarono a vivere fino alla metà del XX secolo, fino a quando cioè dopo la guerra di Liberazione, la struttura dello Stato non assunse la forma di una democratica repubblica parlamentare ed iniziarono a cambiare i modi di produzione e la vita ei friulani».
L’ultima parte del documentario «evidenzia – continua Folisi - come il declino e la scomparsa del tradizionale mondo contadino e delle usanze a esso legate, l’affermarsi di un nuovo modello di sviluppo, anche dietro la spinta delle rivendicazioni sindacali che si sono susseguite nel tempo, siano il processo storico dal quale è germogliata una diversa mentalità per una nuova economia produttiva e una generalizzata partecipazione sociale, culturale e politica alla vita nazionale degli agricoltori e dei lavoratori friulani».