«Un’occasione per celebrare la personalità di un esploratore di origini friulane che ha lasciato un segno importante per la condivisione dl messaggio di pace fra i popoli e per la tolleranza fra le nazioni». Così Fabiana Savorgnan di Brazzà, curatrice degli Atti del convegno internazionale “Pietro Savorgnan di Brazzà dal Friuli al Congo Brazzaville”, definisce la giornata di presentazione del volume, edito dalla casa editrice Leo Olschki di Firenze. Mercoledì 25 ottobre alle 18 nel Salone del Parlamento del castello di Udine, lo scrittore, giornalista e saggista Nico Naldini presenterà l’opera, frutto della collaborazione tra il dipartimento di Italianistica dell’università di Udine e il comune di Moruzzo. “Uno splendido volume – scrive nell’introduzione il prorettore dell’università di Udine, Maria Amalia D’Aronco –, durevole testimonianza, capace di superare i confini del tempo e dello spazio, punto di partenza per nuove ricerche intorno alla figura di Pietro Savorgnan di Brazzà, uomo che, grazie a profonde doti morali e profondo rispetto per gli altri, ha saputo superare i confini di popoli e culture”.
Gli Atti del convegno raccolgono i contributi di studiosi dell’ateneo friulano e italiani e francesi di diverse Università e Centri di ricerca archivistici. «Le relazioni pubblicate ora in volume – spiega Fabiana di Brazzà – ricalcano fedelmente i temi trattati durante il convegno. Si tratta di interventi mirati a indagare la personalità dell’esploratore friulano, tenendo conto in particolare delle componenti geografiche, storiche, letterarie e artistiche dell’epoca. Alcune relazioni riguardano questioni e riflessioni di attualità suscitate dall’“azione” di Pietro Savorgnan di Brazzà».