Venerdì 23 aprile, aula Magna Liceo Stellini, a Udine

Il mito di Medea dall'antica Grecia a oggi

Seminario e concorso nazionale di traduzione
per studenti di tutta Italia

Tragica e attuale. Maga, straniera, madre e infanticida, Medea è una delle figure più cupe e drammatiche dell’universo mitologico antico. Un modello archetipico al quale è dedicato il seminario “Il mito di Medea tra antichi e moderni”, in programma venerdì 23 aprile, con inizio alle ore 8.45, presso l’aula Magna del Liceo classico Jacopo Stellini, in p.zza I Maggio 26, a Udine, organizzato dalla facoltà di Lettere e filosofia dell’ateneo friulano, dal Liceo classico Jacopo Stellini e dall’Associazione Gli Stelliniani, con il sostegno della Fondazione Crup, nell’ambito del progetto Theatron.

            Contemporaneamente si svolgerà la terza edizione del Concorso nazionale di traduzione dal greco AQLON EURIPIDEION/Premium Euripideum al quale parteciperanno una sessantina di allievi provenienti dai più prestigiosi Licei classici di tutte le regioni italiane. La gara, unica in Italia nel suo genere, prevede la traduzione e il commento linguistico e/o storico-letterario di un brano euripideo.
 
        “Medea – spiega Elena Fabbro, docente di Lingua e letteratura greca all’Università di Udine – è uno dei personaggi più straordinari del patrimonio mitico greco. Ha sollecitato numerose rielaborazioni nella letteratura classica e moderna (da Euripide a Ovidio, da Seneca a Lessing, da Pavese a Pasolini fino a Christa Wolf) estendendo la sua influenza anche sul melodramma”. “Se la sua fortuna e persistenza appaiono inequivocabili – continua la Fabbro – appare molto più difficile esaurire la molteplicità e la complessità delle sue interpretazioni nelle categorie dell’essere divino o demoniaco, in quello dell’alterità o in quello delle tragedie amorose. Il mito di Medea, infatti, potrebbe essere meglio identificato con il ‘femminile’, ovvero l’elemento magico, irrazionale e passionale che irrompe in una società impegnata a comprimere queste stesse forze, opponendovi l’idea di una collettività ordinata su regole condivise rispondenti a una precisa gerarchia di valori”.
 
            Il seminario, al quale parteciperanno studiosi della tragedia greca, della messa in scena del teatro greco antico, di filmografia e di rielaborazioni musicali dell’antico, si aprirà con i saluti della preside della facoltà di Lettere e filosofia dell’Università di Udine, Caterina Furlan, del Dirigente scolastico del Liceo classico Jacopo Stellini, Anna Maria Germini e del presidente dell’Associazione Gli Stelliniani, avv. Pier Eliseo De Luca. Le relazioni saranno tenute da Gennaro Tedeschi, dell’Università di Trieste, che chiarirà il ruolo di “Medea nella poesia greca, dall’epica alla tragedia attica”; Roberto Gazich, dell’Università Cattolica di Milano, che illustrerà “La Medea di Seneca tra pathos e logos”; Franco Serpa, dell’Università di Trieste, che farà un excursus delle “Medee dal ‘700 ad oggi”. Chiuderà i lavori Andrea Porcheddu, dell’Università di Venezia, che parlerà di “Quel ragazzaccio di Medea: il mito sulla scena contemporanea”.
 

Seminario e concorso rientrano nell’ambito delle attività previste per l’a.a. 2003/4 dalla terza edizione di Theatron, il progetto di promozione degli studi classici al quale collaborano la facoltà di Lettere e filosofia e il dipartimento di Glottologia e filologia classica dell’ateneo udinese, l’Associazione friulana di cultura classica, l’Associazione Gli Stelliniani e il Laboratorio teatrale del Liceo classico Jacopo Stellini. L’iniziativa, coordinata da Elena Fabbro per l’Università di Udine e da Elettra Patti per il Liceo Stellini e l’Associazione Gli Stelliniani, è orientata soprattutto sullo studio e la riflessione della comunicazione teatrale, sulle peculiarità del genere drammatico e i suoi codici, nonché sulle interpretazioni e rielaborazioni moderne che il mito e il dramma antico hanno sollecitato.

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