Rieletto dal Consiglio di Facoltà
Medicina veterinaria, conferma al vertice con Bruno Stefanon
Rimarrà in carica per il secondo
consecutivo mandato triennale 2010/2013
Conferma al vertice della facoltà di Medicina veterinaria dell’università di Udine. Bruno Stefanon è stato rieletto preside per il secondo consecutivo mandato triennale 2010/2013 con 19 voti a favore su 22 votanti e aventi diritto. Le schede bianche sono state 2, mentre 1 voto è andato a Marco Galeotti. Stefanon, 52 anni, vicentino, dal 1984 è all’università di Udine dove, nel 2000, è diventato ordinario di Zootecnia speciale. Dopo un percorso di adeguamento dell’offerta didattica alle nuove normative e di razionalizzazione delle risorse disponibili al fine di garantire la qualità dei corsi di studio nelle aree delle scienze animali, della veterinaria e delle biotecnologie, «la facoltà – dice Stefanon – intende potenziare gli standard qualitativi dell’offerta formativa, con particolare attenzione alla creazione di condizioni ottimali di studio per gli studenti».
In particolare, fra gli obiettivi primari futuri, «lavoreremo – annuncia Stefanon – per il consolidamento delle attività didattiche programmate e per l’alta formazione, come la Scuola di specializzazione in “Allevamento, igiene, patologia delle specie acquatiche e controllo dei prodotti derivati”. Sul fronte dell’internazionalizzazione, la facoltà intende perseguire la strada delle collaborazioni internazionali, anche con i Paesi del vicino est, con percorsi sovrapponibili a quelli già attuati con il Camerun, la Guinea Equatoriale e l’Afghanistan».
Laureato con il massimo dei voti in Scienze agrarie all’università di Padova, Bruno Stefanon è autore di oltre 200 pubblicazioni scientifiche, è componente del Council dell’European Association of Animal Production e coordinatore della Commissione dell’Associazione Scientifica di Scienze Animali sull’Ecological Footprint. I settori di ricerca di interesse sono inerenti agli studi sulla nutrizione molecolare degli animali da reddito e da compagnia e le applicazioni delle scienze omiche per il miglioramento genetico degli animali in allevamento.