Venerdì 28 novembre alle 17.30 in Castello a Udine

Pubblicato il “Giornale di viaggio” di Giacomo Savorgnan di Brazzà

Inedita testimonianza sulla storia del colonialismo di fine ’800

Getta una nuova luce sulla storia dell’esplorazione e del colonialismo di fine Ottocento il Giornale di viaggio di Giacomo Savorgnan di Brazzà (Firenze, L. Olschki 2008). La pubblicazione del testo, curata da Elisabetta Mori e Fabiana Savorgnan di Brazzà, sarà presentata venerdì 28 novembre alle 17.30 nel Salone del Parlamento del Castello di Udine, alla presenza dell’assessore regionale alla cultura Roberto Molinaro.
 
L’incontro sarà introdotto da Giacomo Corna Pellegrini, dell’Università di Milano. Interverranno Francesco Surdich dell’Ateneo di Genova e Adele Dei dell’Università di Firenze. La pubblicazione rientra nel progetto di collaborazione tra il dipartimento di Italianistica dell’Università di Udine e il Comune di Moruzzo, avviato nel 2005 con l’organizzazione del convegno per il centenario della morte dell’esploratore Pietro Savorgnan di Brazzà, di cui Giacomo era fratello.
 
Il Giornale di viaggio, conservato nell’Archivio Capitolino di Roma, è un’inedita testimonianza dell’esplorazione del Congo compiuta dal 1883 al 1885 da Giacomo Savorgnan di Brazzà. «Appassionato alpinista – ricorda Fabiana Savorgnan di Brazzà -, Giacomo seguì con questa impresa le orme del fratello Pietro, più noto come fondatore della città di Brazzaville, che ha lasciato una narrazione, a tratti affascinante e narrativamente elegante, di un viaggio avventuroso pieno di insidie e ricchissimo di esperienze».
 
Il testo, interessante anche per l’apporto di dati scientifici, etnografici e antropologici, è corredato da un apparato di disegni rappresentativi di usi, costumi, abbigliamenti caratteristici dei popoli di cui Giacomo Savorgnan di Brazzà venne a conoscenza nel corso delle sue “traversate” e che descrisse. «Grazie alla collaborazione degli Enti locali, della Fondazione Crup e dell’Archivio Capitolino di Roma – conclude Fabiana di Brazzà - si è potuto ricostruire il diario di un’epoca e di un’esperienza importante di viaggio». In occasione della presentazione del volume sarà messa a disposizione del pubblico la copia anastatica del libro di Giacomo di Brazzà sugli studi della Val Raccolana.

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