Appuntamento martedì 15 maggio a palazzo Caiselli

Archivi in età fascista, interventi giuridici e legami culturali e politici

Presentazione del volume di Ugo Falcone
su archivi e archivistica nell’Italia fascista

        L’archivistica in epoca fascista sarà al centro del secondo appuntamento delle Conferenze di archivistica, organizzate dalla cattedra omonima dell’università di Udine. Martedì 15 maggio alle 17, nel salone del Tiepolo di palazzo Caiselli, in vicolo Florio 2 a Udine, nel corso dell’incontro intitolato “Fascismo, istituzioni, archivi”, sarà presentato il libro di Ugo Falcone, docente di archivistica all’ateneo di Udine, “Gli archivi e l’archivistica nell’Italia fascista. Storia, teoria e legislazione”. Il testo analizza, per la prima volta in Italia, l’organizzazione archivistica statale in connessione all’apparato del regime fascista, descrivendo i più significativi interventi giuridico-amministrativi attuati negli anni 1923-1940. Interverranno Sebastian Egon von Fürstenberg, presidente Banca Ifis, Juanita Schiavini, dell’università di Bergamo, e Roberto Navarrini dell’ateneo friulano. Sarà presente l’autore. 

        «La disciplina dell’archivistica – spiega Falcone – raggiunge nel periodo fascista l’apice del su sviluppo teorico, attraverso l’enunciazione di principi fondamentali elaborati dai maggiori archivisti del tempo, come Eugenio Casanova, Giovanni Vittani, Antonio Panella e Giorgio Concetti, che tuttora costituiscono degli imprescindibili punti di riferimento». Nel volume, Falcone opera un’analisi critica dell’evoluzione teorica dell’archivistica sullo sfondo degli stretti legami con il mondo culturale e politico dell’epoca, evidenziati da figure quali Francesco Salata, Roberto Ridolfi, Alessandro Luzio, Pietro Fedele, Cesare Maria De Vecchi di Val Cismon. Inoltre, vengono ricostruite con dati aggiornati le drammatiche vicende occorse agli archivi italiani durante la seconda guerra mondiale.

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