Congresso venerdì 23 marzo in sala Ajace
La chirurgia oncologica avanzata: sviluppo, applicazioni e risultati
Studiosi a confronto e presentazione
dell’attività svolta nei Centri di Udine e Vienna
“La chirurgia oncologica avanzata” è il titolo del congresso in programma venerdì 23 marzo, con inizio alle 9.30, presso la sala Ajace di palazzo D’Aronco a Udine. Organizzato dall’Università di Udine e dal Gruppo regionale integrazione trattamenti oncologici (Grito) e presieduto da Dino De Anna docente di chirurgia generale dell’Ateneo, il congresso farà il punto sui più recenti sviluppi e risultati di questa specialità nell’ambito della patologia oncologica addominale, e, in particolare, sulle esperienze maturate in questo settore presso il Centro attivo a Udine e, parallelamente, in Austria dal Centro di Vienna. In apertura sono previsti gli interventi del rettore dell’Ateneo di Udine, Cristiana Compagno, del presidente della Regione FVG, Renzo Tondo, del preside della facoltà di Medicina udinese, Massimo Bazzocchi, e del direttore generale dell’Azienda ospedaliero-universitaria S. Maria della Misericordia di Udine, Carlo Favaretti.
Nel trattamento della patologia oncologica addominale «sempre più spesso – spiega Enricomaria Pasqual, docente di semeiotica chirurgica della facoltà di Medicina di Udine e organizzatore del congresso – si fa riferimento alla ‘chirurgia oncologica avanzata’, una complessa specialità i cui risultati sono più che promettenti, con recenti esperienze internazionali che confermano l’efficacia di queste procedure anche in fase di prevenzione delle metastasi».
La chirurgia oncologica avanzata si propone il trattamento delle neoplasie metastatiche a sviluppo intra-addominale, a partenza dallo stomaco, dal colon retto e dall’ovaio, o delle neoplasie primitive del peritoneo. «La finalità primaria del trattamento – spiega Pasqual – è la radicalità oncologica e si ottiene associando, nello stesso atto operatorio, la citoriduzione chirurgica della neoplasia con la perfusione ipertermica peritoneale con chemioterapici ad alto dosaggio».
Il congresso prevede, alle 10, la lectio magistralis di Davide D’Amico, emerito dell’ateneo patavino, su “Neoplasie maligne del fegato e delle vie biliari: trattamento delle forme avanzate”. Seguirà la sezione scientifica moderata da Fabrizio Bresadola e Pier Paolo Cagol. Interverranno: Pier Paolo Cagol su “La carcinosi peritoneale: fisiopatologia e indicazioni al trattamento”; Gianpiero Fasola, direttore del dipartimento di Oncologia dell’azienda ospedaliero-universitaria di Udine, su “Il ruolo dell’oncologia medica nei trattamenti integrati”; Friedrik Kober, dell’università di Vienna, su “Il trattamento con citoriduzione e Hipec: i risultati clinici”; Enricomaria Pasqual, responsabile Chirurgia oncologica avanzata dell’università di Udine, su “L’esperienza del Centro di Udine”. Le conclusioni saranno affidate a Dino De Anna, direttore della clinica chirurgica udinese.