Appuntamento online da lunedì 8 a venerdì 12 novembre
Fenomenologia linguistica, sociale e letteraria del plurilinguismo e politiche delle minoranze linguistiche
A Udine il Terzo Colloquio Internazionale sul Plurilinguismo
Un’indagine della complessa fenomenologia linguistica, sociale e letteraria del plurilinguismo, all’interno delle varie epoche storiche e nei vari contesti geografici e culturali, nonché una tavola rotonda sulle politiche linguistiche e minoranze. È quanto propone il terzo Colloquio Internazionale sul Plurilinguismo, organizzato da lunedì 8 a venerdì 12 novembre dal Centro Internazionale sul Plurilinguismo dell’Università di Udine che, come da tradizione, farà dialogare i migliori specialisti su scala globale nel settore degli studi sul fenomeno del plurilinguismo. L’incontro si svolgerà in modalità a distanza, e potrà essere liberamente seguito da tutti gli interessati collegandosi all’indirizzo https://vimeo.com/event/1371558.
«La serie di incontri con cadenza biennale dei Colloqui Internazionali sul Plurilinguismo – sottolinea il direttore del Centro Internazionale sul Plurilinguismo (Ceip), Renato Oniga – sta ormai diventando una tradizione dell’Ateneo friulano, che ne valorizza l’attività come centro di primario riferimento internazionale per gli studi sul settore. Il convegno si presenta come un’iniziativa scientifica di alto livello, rivolta principalmente a docenti e studenti universitari, ma aperta anche al pubblico più vasto legato al mondo della scuola e più in generale alle persone di cultura, in una città e provincia come quella di Udine e in una regione come il Friuli Venezia Giulia, realtà da sempre interessate al fenomeno del plurilinguismo».
Il convegno (programma, pdf) sarà introdotto dai saluti del rettore dell’Università di Udine, Roberto Pinton, della direttrice del dipartimento di Lingue, letterature, comunicazione, formazione e società, Fabiana Fusco, e del direttore del Ceip, Renato Oniga.
Il ricco programma prevede una relazione inaugurale di Michele Loporcaro, dell’università di Zurigo, sul contatto linguistico slavo-romanzo, e continuerà con una cinquantina di relatori, provenienti da varie parti del mondo (Austria, Brasile, Canada, Croazia, Iran, Israele, Italia, Francia, Polonia, Russia, Serbia, Slovenia, Slovacchia, Spagna, Svizzera e Stati Uniti).
Nel pomeriggio dell’11 novembre si svolgerà una sessione a cura del Gruppo di Studio sulle Politiche Linguistiche, aperta da un saluto di Eros Cisilino, presidente dell’ARLeF - Agjenzie Regjonâl pe Lenghe Furlane, che si concluderà con una tavola rotonda su politiche linguistiche e minoranze presieduta da Michele Gazzola, dell’università dell’Ulster a Belfast.