Lunedì 16 aprile, alle 17 a palazzo di Toppo Wassermann
"Complessità su misura"
Si presenta il volume di Giuseppe Scifo, nell'ambito del ciclo "Aperture"
Come risolvono gli uomini il problema della complessità? Cosa si inventano per trovare un senso nel caos che è la vita? Quasi tutte le nostre decisioni più importanti non hanno alcun carattere scientifico ma sono accidentali, hanno conseguenze impreviste e rendono la nostra vita più intricata di qualsiasi romanzo: di fronte alla complessità del reale, ognuno di noi reagisce costruendosi una personale visione del mondo tramite scelte più o meno consapevoli, dettate da previsioni, congetture, immaginazione.
Complessità su misura (Forum editrice) ci invita a mettere in discussione la presunta onnipotenza del metodo scientifico come mezzo per comprendere tutto ciò che ci circonda e prevederne ogni variabile. È invece necessario accettare il mondo nella sua non-linearità, ammettendone l'imprevedibilità. La complessità non dovrebbe più essere vista come un problema da eliminare alla radice, ma come una risorsa irrinunciabile, da espandere e da esplorare alla ricerca di sempre nuove fonti di valore. Sia nelle scelte personali, che in quelle riguardanti le organizzazioni di ogni tipo, la complessità (da non confondere con complicazione) è, secondo Giuseppe Scifo,la vera chiave di lettura. Essa reintroduce aspetti squisitamente umani, quali il vigore, la volontà di pensare e di fare e la creatività qualitativa.
Nell’ambito delle attività culturali promosse dall’Università degli Studi di Udine per il ciclo Aperture, lunedì 16 aprile alle 17.00 presso l’aula t4 di palazzo di Toppo in via Gemona a Udine, il professor Giuseppe Zollo dell’Università Federico II di Napoli presenterà il volume e dialogherà con Giuseppe Scifo, autore di libri a contenuto economico-gestionale e docente in diverse Università italiane, ha recentemente tenuto un corso presso il nostro Ateneo.