Appuntamento organizzato da Amec e Ateneo
A proposito di complessità
Convegno martedì 2 maggio, alle 15, a palazzo Florio a Udine
“A proposito di complessità” è il tema del convegno che si terrà martedì 2 maggio, alle 15, nella sala Florio di palazzo Florio a Udine (via Palladio 8), organizzato dall’Associazione Medicina e Complessità (Amec) di Trieste e dall’Università di Udine.
L’incontro affronterà il tema della complessità intesa come ricerca fra diversi campi di conoscenza, alla scoperta di scenari completamente nuovi, con ancora inesplorate possibilità di sviluppo, sia nell’ambito della salute che delle nuove tecnologie.
Aprirà i lavori il rettore dell’Ateneo friulano, Alberto De Toni, con un intervento intitolato “L’orlo del caos declinato nelle organizzazioni”.
Seguirà la relazione su “Complessità, individuo e società benefit: verso una nuova economia di organizzazioni viventi” tenuta da Aurelio Riccioli, studioso del pensiero sociale di Rudolf Steiner e collaboratore della sede di Trieste dell’Istituto per la Tripartizione sociale di Berlino, e Francesco Mondora, co fondatore e co CEO della Benefit Corporation Mondora, docente aziendale di Corporate Agile Management e Business Strategy.
“La complessità in biologia e medicina” sarà invece il tema del contributo di Fabio Burigana, medico gastroenterologo, presidente dell’Associazione Medicina e Complessità (Amec).
Sarà invece dedicato a “La complessità magnetica di insiemi di elettroni: effetti energetici possibilmente osservabili in un organismo umano” l’intervento di Claudio Verzegnassi, fisico teorico e delle alte energie, del Dipartimento Politecnico di ingegneria e architettura dell’Università di Udine.
Amec è un’associazione medico-scientifica che ha come scopo l’ampliamento delle terapie complementari secondo le prospettive della complessità e privilegia la centralità della persona. Si occupa, in particolare, dell’indagine e della validazione scientifica nell’ambito delle medicine non convenzionali e dell’integrazione di tali discipline con la medicina convenzionale. Nel 2006 si è aggiudicata il Primo Premio Tiziano Terzani per Umanizzazione della Medicina.