Lunedì 20 luglio a palazzo Antonini

Si chiude il corso di perfezionamento "Valori identitari e imprenditorialità"

L’immagine internazionale del Friuli e dell’Italia e il contributo delle comunità friulane emigrate

L’immagine internazionale del Friuli e dell’Italia e il contributo delle comunità di origine friulana emigrate saranno al centro dell’evento di chiusura della sesta edizione del corso di perfezionamento “Valori identitari e imprenditorialità”, organizzato dall’Università di Udine e rivolto a 12 giovani corsisti discendenti di emigranti friulani in Sud America. L’appuntamento è per lunedì 20  luglio alle 15.30 nella sala Gusmani di palazzo Antonini, in via Petracco 8 a Udine. Gli ospiti tracceranno un bilancio di questa esperienza formativa unica nel panorama nazionale, proposta dall’ateneo friulano anche come veicolo di internazionalizzazione e di promozione della lingua italiana e friulana nel mondo.

Il corso è organizzato in collaborazione con l’Ente Friuli nel Mondo e con la Regione Friuli Venezia Giulia. I corsisti, giunti al termine del percorso formativo, sono stati impegnati per 215 ore di attività, di cui 90 di tirocinio in aziende della regione. Interverranno il delegato per la mobilità internazionale dell’ateneo friulano, Giorgio Alberti, il presidente dell’Ente Friuli nel Mondo, Pietro Pittaro, il vicepresidente della Provincia di Udine, Franco Mattiussi, il direttore del Dipartimento di studi umanistici dell’ateneo di Udine, Andrea Tabarroni, e, in collegamento, il presidente del Fogolȃr Furlan di Buenos Aires, Eduardo Baschera.

Saranno presenti anche i rappresentanti degli enti e istituzioni che hanno dato il loro contributo all’iniziativa e la disponibilità per le attività di tirocinio dei corsisti: il direttore dell’Associazione piccole e medie industrie della provincia di Udine, Lucia Piu, il presidente dell’Associazione cooperative friulane, Flavio Sialino, il delegato dell’Accademia italiana della cucina, Massimo Percotto.

«La conclusione formale del corso non chiuderà – sottolinea la direttrice, Raffaella Bombi - il canale di comunicazione instaurato tra il Friuli e i Paesi di residenza dei corsisti. I social network, utilizzati come strumenti operativi durante il corso, hanno portato, infatti, alla costruzione su Facebook del Gruppo Valori identitari e imprenditoriali che raccoglie nella community online i giovani che hanno partecipato alle diverse edizioni del corso e che, attraverso la rete, mantengono vivi i contatti e gli scambi in uno spazio glocale in grado di favorire inaspettate forme di aggregazione virtuale ma altrettanto reale, contribuendo a dare un valore aggiunto alla iniziativa culturale dell’ateneo friulano».

E proprio in Rete in questi giorni è stato proposto da parte dei corsisti della I edizione del 2010 un incontro in Ateneo con tutti i corsisti delle edizioni precedenti per riattivare i contatti che la Rete ha finora permesso di mantenere estremamente vivi e attuali.

«L’iniziativa - osserva il coordinatore scientifico del progetto, Vincenzo Orioles - è straordinaria per i suoi forti elementi di innovatività e perché arricchisce l’offerta post laurea dell’Ateneo consolidandone la vocazione identitaria grazie a un modello formativo in grado di mantenere vivi i rapporti con gli italiani emigrati nel mondo». Soprattutto, «il corso, per suoi contenuti – evidenzia Orioles –, ha introdotto un forte elemento di originalità: vuole infatti essere non tanto un recupero di memorie del passato ma si pone in una visione prospettica che vede nei giovani corsisti i veri attori testimoni di una rinnovata immagine dell’Italia e del Friuli».

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