Presentata a Parma, con il rettore De Toni e la ministra Fedeli, l’analisi annuale sugli atenei italiani

Rapporto Almalaurea 2017: tassi di occupazione record per i corsi dell’Ateneo

Solo il 4,7% di disoccupati a cinque anni dal titolo

Laurearsi all’Università di Udine conviene e può fare la differenza. È quanto emerge dall'ultima indagine annuale del consorzio interuniversitario Almalaurea. Dall’indagine emerge infatti che a un anno dalla laurea il tasso di occupazione (comprende, seguendo la definizione Istat, anche quanti sono in formazione retribuita) dei laureati di tutti i livelli (triennale, magistrale; magistrale a ciclo unico; Scienze della formazione primaria, corso non riformato) all’Ateneo friulano è del 60,3%, a fronte del 52,5% della media nazionale. Il dato sulla disoccupazione, che a livello nazionale a uno, tre e cinque anni dalla laurea è rispettivamente 21,3%, 11,6% e 8,7%, per i laureati dell’Università di Udine diventa quasi la metà del valore nazionale: 14,7% a un anno, 6,5% a tre e 4,7% a cinque anni dal conseguimento del titolo.
 
Il XIX Rapporto sul profilo e sulla condizione occupazionale ha riguardato quasi 620 mila laureati di primo e secondo livello di 71 delle 74 università aderenti al consorzio; 4.919 sono i laureati dell’Ateneo friulano intervistati.
 
L’indagine è stata presentata oggi a Parma, alla presenza fra gli altri della ministra dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Valeria Fedeli, del presidente di Almalaurea, Ivano Dionigi, e del rettore dell’Ateneo friulano e segretario generale della Conferenza dei rettori delle università italiane (Crui), Alberto De Toni.
 
Per quanto riguarda le lauree magistrali biennali conseguite all’Università di Udine, a un anno dalla laurea il 78,4% dei laureati è occupato (contro un valore nazionale del 69,9%). Il tasso di disoccupazione, calcolato sulle forze di lavoro, è pari al 14,2% (in Italia il 20,5%). Ben 27 occupati su cento possono contare su un contratto a tempo indeterminato (valore al di sotto della media nazionale del 33,4%), mentre l’8,5% svolge un’attività autonoma (percentuale allineata a quello medio nazionale). La retribuzione è in media di 1.174 euro mensili netti (rispetto un valore in Italia di 1.138 euro). Il 54% ritiene la laurea conseguita molto efficace o efficace per il lavoro che sta svolgendo (a livello nazionale il 48%).
 
Fra gli ambiti di studio spiccano il tasso di occupazione del 100% per gli ingegneri elettronici, seguiti a breve distanza da ingegneri meccanici (97,5%), informatici (95,7%) e ingegneri gestionali (94,9%). Tra le classi di laurea maggiormente remunerate troviamo ingegneria gestionale (1.629 euro netti al mese a un anno dalla laurea), seguita da ingegneria elettronica (1.584 euro).
 
Le performance occupazionali migliorano con il trascorrere del tempo dal conseguimento del titolo magistrale. A 3 anni dalla laurea, l’89,4% dei laureati magistrali biennali dell’Università di Udine che hanno partecipato all’indagine è occupato, contro un valore medio nazionale del l’82,1%. Il tasso di disoccupazione è pari al 6,1%, quasi la metà del valore medio nazionale dell’11,3%.
Gli occupati assunti con contratto a tempo indeterminato (compreso quello a tutele crescenti) sono quasi il 50% (46,1% la media in Italia), mentre svolge un lavoro autonomo il 14,9% (valore allineato al 14% di media nazionale). Le retribuzioni arrivano a 1.351 euro mensili netti, mentre il dato medio italiano si attesta a 1.278 euro, e 53 laureati su cento ritengono la laurea conseguita molto efficace o efficace per il lavoro che stanno svolgendo.
 
Dove vanno a lavorare i laureati magistrali di Udine? L’83,7% è inserito nel settore privato, il 14,5% nel pubblico. La restante quota, 1,8%, lavora nel non-profit. L’ambito dei servizi assorbe il 59,3%, mentre l’industria accoglie il 35,7% degli occupati. Marginale invece la quota di chi lavora nel settore dell’agricoltura.
 
A distanza di 3 anni dal conseguimento del titolo, sono sei le classi di laurea che garantiscono una occupazione del 100%: biotecnologie mediche, veterinarie e farmaceutiche; filologia moderna; ingegneria civile; ingegneria per l'ambiente e il territorio; scienze dell'economia. I più pagati sono i laureati in ingegneria civile (1.570 euro netti al mese), ingegneria gestionale (1.556 euro) e informatica (1.547 euro).
 
«Questi dati – commenta il delegato al placement dell’Ateneo friulano, Marco Sartor – dimostrano l’utilità ai fini occupazionali di un percorso universitario, in particolare se intrapreso all’Università di Udine. Solo il 4,7% di laureati della nostra università sono disoccupati a 5 anni dalla laurea. Alla stessa età i non laureati hanno un tasso medio di disoccupazione a livello nazionale che sfiora il 40%».
 
Per sostenere l’occupazione dei propri laureati, spiega Sartor, «l’Ateneo friulano offre molti servizi come i Mercoledì del placement, il Career tour, il Job breakfast, la Fiera del lavoro FVG, i servizi continuativi dello Sportello imprese – Career Center. Servizi e opportunità innovative che, siamo certi, hanno aiutato a conseguire questi risultati».

 

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