Le Scuole universitarie di eccellenza hanno la loro origine in Francia nell’800, con l’Ecole Normale Superieure di Parigi, nata per volontà di Napoleone. Anche in Italia la prima Scuola Superiore, la Normale di Pisa, nacque nel 1813. Tutte si fondavano sugli stessi criteri, ovvero la selezione avveniva unicamente per ragioni di merito e di talento degli studenti. Ma le Scuole per la promozione dell’eccellenza sono valide ancora oggi? Vale la pena crearne delle altre? A questi e a molti altri interrogativi l’università di Udine cercherà di rispondere martedì 11 ottobre alle 10 nel Salone del Parlamento del Castello di Udine, durante l’inaugurazione ufficiale della sua Scuola Superiore, attivata lo scorso anno in via sperimentale. Una cerimonia che si svolgerà al di fuori degli schemi accademici.
Dopo i saluti del rettore Furio Honsell, dell’assessore regionale all’Università, Roberto Cosolini, del presidente della Provincia Marzio Strassoldo e del vicesindaco di Udine, Enzo Martines, il direttore della Scuola Superiore, Livio Clemente Piccinini parlerà della nascita e dello sviluppo del nuovo istituto udinese. Sarà quindi la volta del confronto fra tre ex Normalisti friulani illustri, il fisico Sergio Cecotti, il matematico Umberto Zannier e lo scrittore Carlo Sgorlon che, moderati dal giornalista Rai Piero Villotta, presidente dell’Ordine dei giornalisti del Friuli Venezia Giulia, si confronteranno con due giovani allievi della Scuola Superiore dell’università di Udine, Alessia De Coppi e Emanuele D’Osualdo. Prima dell’inizio del dibattito, Sgorlon leggerà un testo inedito sulla sua esperienza alla Normale di Pisa e sul senso di queste Scuole dal titolo “Scuola di massa e scuola di élite”. Tra il pubblico saranno presenti tutti gli allievi iscritti al primo e al secondo anno della Scuola Superiore di Udine.