Conferenza sullo sviluppo sostenibile dell’energia con il direttore dell’Energy Institute della City University of New York
Le nuove frontiere dell’energia, le energie rinnovabili, la produzione energetica alternativa e “carbon free”: sono questi alcuni temi di grande attualità che verranno affrontati da Sanjoy Banerjee della City University di New York (CUNY) nella conferenza “Energia a un punto di svolta: fatti e miti” (Energy at the turning point: facts and myths), in programma martedì 16 giugno alle 11 nell’aula A del polo scientifico dei Rizzi, in via delle Scienze 208 a Udine. L’incontro verrà introdotto dal rettore Cristiana Compagno ed è organizzato dalla Scuola Superiore dell’università di Udine, in collaborazione con i dipartimenti di Energetica e macchine e di Scienze e tecnologie chimiche.
«La possibilità che la produzione di energia - dice Alfredo Soldati, professore di Impianti chimici alla facoltà di Ingegneria - possa riscaldare il clima attraverso l’effetto serra, collegato alle emissioni di biossido di carbonio, ha aumentato l’interesse verso l’energia derivante da risorse rinnovabili, come sole e vento, e rivitalizzato l’interesse verso il nucleare». L’incontro con Sanjoy Banerjee «permetterà di analizzare – prosegue il direttore della Scuola Superiore Livio Clemente Piccinini – pro e contro delle strategie energetiche potenzialmente sostenibili su diversi livelli: globale, nazionale e nei grandi ambienti urbani». La conferenza si terrà in lingua inglese.
Nato a Calcutta (India), Sanjoy Banerjee è distinguished professor di Ingegneria chimica alla City University of New York, dove dirige l’Energy Institute. Dal 1980 al 2008 è stato professor abovescale all’University of California at Santa Barbara, dove ha portato il locale dipartimento di Ingegneria chimica fra i primi dieci negli Stati Uniti. Prima, è stato professore nelle università McMaster di Hamilton (Canada), della California di Berkeley (Usa), di Tokio (Giappone), di Delft (Paesi Bassi) e nel Politecnico di Zurigo (Svizzera). Ha inoltre ha lavorato per l’Ente per l’energia atomica del Canada. È membro del Comitato sulla sicurezza dei reattori nucleari della Commissione di controllo sull’energia nucleare degli Stati Uniti.