Scatterà il primo gennaio 2005 l’annullamento della leva militare obbligatoria. Tuttavia, i giovani che vorranno comunque prestare Servizio civile volontario potranno farlo aderendo ad uno dei progetti elaborati dagli enti, che prevedono un impegno retribuito per i ragazzi dalle 25 alle 30 ore settimanali. Il servizio civile nazionale, infatti, sarà garantito grazie ai finanziamenti inseriti dal Governo nella manovra economica per il 2005, approvata a fine settembre dal Consiglio dei ministri, con cui gli stanziamenti passano da 120 a 240 milioni di euro. Sul tema, l’Università di Udine e l’Ente regionale per il diritto alla studio universitario (Erdisu), considerando parte integrante della loro missione comune a favore degli studenti l’approfondimento del rapporto con il territorio, in un reciproco scambio di conoscenze ed esperienze, organizzano lunedì 11 ottobre dalle 16.30, nell’aula magna d’ateneo in piazzale Kolbe 4 a Udine, il convegno “Servizio civile volontario: una scelta per i giovani, un’opportunità per enti e associazioni”, a cui parteciperà Carlo Giovanardi, ministro per i Rapporti con il parlamento con delega all’obiezione di coscienza e al Servizio Civile nazionale.
Lunedì 11 ottobre introdurranno il convegno “Servizio civile volontario: una scelta per i giovani, un’opportunità per enti e associazioni” il rettore dell’ateneo di Udine, Furio Honsell, e il presidente dell’Erdisu di Udine, Alessandro Tesolat. Dopo il saluto della autorità interverranno Antonella Zadini, del Centro servizi volontariato FVG, su “Volontariato e servizio civile: problemi e prospettive”, Mauro Perissini, di Confcooperative/Federsolidarietà FVG, su “Servizio civile, economia sociale, sviluppo locale: l’esperienza e la progettualità di Confcooperative/Federsolidarietà”. “Il servizio civile. Un investimento di formazione per una cultura della pace ed una partecipazione attiva di cittadinanza” sarà trattato da Paolo Zenarolla della Caritas diocesana di Udine. Giovanni Govetto dell’università di Udine parlerà di “Una scelta per i giovani: l’esperienza dell’associazionismo studentesco come esempio di volontariato. Daniele Cortolezzis dell’Anci FVG introdurrà il tema “Servizio civile ed ente locale”, mentre l’assessore regionale alle Politiche sociali e solidarietà, Roberto Antonaz, illustrerà “La politica regionale per il volontariato e il servizio civile”. Le conclusioni saranno tratte da Carlo Giovanardi, ministro per i Rapporti con il Parlamento con delega all’obiezione di coscienza e al servizio civile.
Il convegno costituirà un momento di incontro per tutti i giovani interessati, ma anche un utile strumenti per gli enti pubblici e per il vasto mondo dell’associazionismo sociale, con l’obiettivo di consolidare ulteriormente il rapporto tra il sistema universitario udinese e la società regionale. All’università di Udine, in particolare, negli ultimi tre anni complessivamente hanno prestato Servizio civile oltre un centinaio di obiettori di coscienza (41 nel 2002, 37 nel 2003 e 27 fino al mese di ottobre 2004), in diversi settori che vanno dall’assistenza agli utenti delle cliniche del Policlinico universitario udinese, al sevizio presso le biblioteche, all’assistenza degli studenti disabili. Un contributo fondamentale, visto che negli ultimi 4 anni all’ateneo di Udine il numero degli studenti disabili è passato da 36 a 74 (su un totale di 16.785 studenti nel 2003-2004).
L’università di Udine ha presentato all’Ufficio nazionale per il Servizio civile della Presidenza del consiglio dei Ministri tre progetti di Servizio civile volontario da avviare nel primo semestre del 2005: Università senza barriere, StudentInforma e La biblioteca risponde. Il primo riguarda l’assistenza degli studenti disabili, con l’obiettivo di permettere agli studenti disabili una perfetta integrazione nella vita universitaria. StudenInforma sviluppa l’attività dei volontari all’interno del Centro programmazione, sviluppo e valutazione (Cesv) d’ateneo, con lo scopo di ottimizzare la procedura di raccolta, elaborazione e diffusione dati in relazione alle attività di valutazione didattica, al fine di ottimizzare le possibilità di fruizione dei risultati e abbreviare conseguentemente i tempi necessari ad adottare misure utili al miglioramento della didattica e dei percorsi formativi. Infine, il progetto La biblioteca risponde intende facilitare l’accesso e l’utilizzo dei servizi bibliotecari d’ateneo, rivolgendosi anche all’utenza non universitaria, e predisporre strumenti e iniziative a ciò dedicate, realizzando una mappa delle risorse messe a disposizione dal Sistema bibliotecario per la ricerca e definendo linee guida di orientamento generale per l’utente che si accinge ad effettuare una ricerca bibliografica o a richiedere del materiale bibliografico.