Resi noti i risultati del XIV Rapporto AlmaLaurea

Università di Udine: il 54,4% dei laureati lavora a un anno dal conseguimento del titolo

La media nazionale si attesta al 47,8%

Dei laureati triennali lavora il 48,7% a fronte del 44,1%
Per i dottori magistrali è occupato il 65,7% a fronte del 56,2%

A un anno dal conseguimento della laurea il 54,4% dei laureati dell’Università di Udine risulta occupato, a fronte della media nazionale del 47,8%. Più in particolare, a un anno dal raggiungimento del titolo, i laureati triennali che lavorano sono il 48,7% a fronte del 44,1% a livello italiano e i laureati magistrali il 65,7% a fronte del 56,2% a livello nazionale. I dati emergono dal XIV Rapporto condizione occupazionale dei laureati di AlmaLaurea (www.almalaurea.it), presentato ieri a Roma nel corso del convegno “Dopo la laurea: studi ed esperienze di lavoro in Italia e nel contesto internazionale”. L’indagine evidenzia anche i dati sull’occupazione dei laureati a tre anni dalla laurea: in questo caso, per Udine la percentuale degli occupati sale al 78,1% contro la media nazionale del 69,7%.

Grande soddisfazione da parte del rettore Cristiana Compagno «per i risultati sempre migliori rispetto alla media nazionale, e che anno dopo anno confermano le ottime capacità formative dell’Ateneo di Udine, riconosciute dal mercato del lavoro a livello nazionale». Tuttavia, a fronte di una situazione italiana che mostra come i giovani laureati sono ancora pochi (tra i 25 e i 34 anni sono laureati 20 italiani su 100, a fronte dei 37 della media Ocse, i 26 della Germania, i 41 degli Usa e i 43 della Francia), e un aumento della disoccupazione dal 16 al 19% per i laureati triennali e dal 18 al 20% per i laureati specialistici, Compagno non nasconde «la preoccupazione per il futuro dei giovani, a fronte di un quadro occupazionale di difficoltà per i giovani anche laureati». «E ciò - sottolinea il rettore - in netta controtendenza rispetto a ciò che accade negli altri Paesi europei, dove, nei momenti di crisi, al contrarsi dell’occupazione, si registra la crescita della quota di occupati ad alta qualificazione. In Italia la flessione di questo dato testimonia l’esistenza di un impoverimento culturale che potrà avere delle importanti conseguenze per lo sviluppo del nostro Paese».

Laureati triennali. I laureati udinesi di primo livello raggiungono mediamente la laurea a 25 anni, un anno prima rispetto alla media nazionale. Degli occupati, il 35,8% si dedica esclusivamente al lavoro e il 13% coniuga il lavoro con la laurea magistrale. Il 45,4% reputa la propria laurea molto efficace nel lavoro che svolge. Il 50,2% prosegue gli studi ed è iscritto a un corso di laurea magistrale – l’83% nello stesso Ateneo di Udine –, e il 44,6% di essi motiva tale scelta per il miglioramento delle possibilità di trovare lavoro. I laureati di primo livello dell’Università di Udine guadagnano mediamente 1022 euro netti mensili, contro la media nazionale è di 942 euro.

Laureati magistrali. Mediamente per i laureati magistrali, che raggiungono la laurea a 27 anni, ci vogliono 3 mesi di tempo per il reperimento del primo lavoro. Coloro che non lavorano e cercano lavoro sono il 20,4% a fronte della media nazionale che sale al 30%. E se il 46,8% ritiene la laurea magistrale molto efficace nel lavoro svolto, il 36,6% dei laureati magistrali udinesi nota un miglioramento nel proprio lavoro dovuto alla laurea, e, in particolare, per il 65,4% dal punto di vista delle competenze professionali. Il guadagno è prossimo alla media nazionale: 1076 euro netti mensili, contro 1056 a livello nazionale.

L’indagine di AlmaLaurea, consorzio interuniversitario cui aderiscono 64 atenei italiani, ha coinvolto complessivamente circa 400 mila laureati a livello nazionale e 3.790 laureati dell’Ateneo di Udine. L’indagine analizza la condizione occupazionale dei laureati a 1, 3 e 5 anni dalla laurea di corsi di laurea triennale, magistrale, magistrale a ciclo unico e pre-riforma.

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