Il modo in cui i bambini acquisiscono una lingua e le tappe del processo di apprendimento naturale dell’idioma sono messi in luce da una ricerca internazionale condotta dalle università di Udine, Descartes e Nanterre di Parigi, e Cattolica di Lublino (Polonia). Il progetto, chiamato “Acquisizione e riformulazione” (Acquisition e reformulation), è durato cinque anni e ha coinvolto circa 500 bambini fra i 4 e i 10 anni. Partendo da uno stesso esperimento sono state studiate modalità e fasi di acquisizione di otto lingue: arabo, croato, francese, inglese, italiano, polacco, rumeno e tedesco. Per l’Italia lo studio ha interessato una sessantina di bambini del Friuli Venezia Giulia delle scuole dell’infanzia ed elementari di Monfalcone, Pieris, San Canzian d’Isonzo, Sistiana, Staranzano e Trieste.
«Il progetto – spiega la coordinatrice dello studio per l’Università di Udine, Sonia Gerolimich, ricercatrice di Francese – parte dal presupposto che ogni persona acquisisce la propria lingua cercando di costruire un significato con le conoscenze linguistiche di cui dispone, attinte dalle varie fonti circostanti». In particolare, sottolinea la ricercatrice, «la creazione di un significato, motore di ogni acquisizione in lingua materna, non può risultare solo dall’imitazione o dalla ripetizione, ma anche da una attitudine nel creare un confronto rispetto a un enunciato precedente, “riformulandolo” in parte». Questo, conclude Gerolimich, permette di individuare le tappe di acquisizione uguale per tutte le lingue e quelle che invece dipendono della specificità di ognuna. La descrizione di queste tappe dello sviluppo linguistico prende in esame i livelli sia lessicale sintattico, che semantico.
Allo studio hanno lavorato una ventina di ricercatori in Psicolinguistica e Didattica delle lingue del dipartimento di Lingue e letterature germaniche e romanze dell’Università di Udine, del laboratorio di ricerca Modyco dell’Università Descartes di Parigi e dell’ateneo polacco di Lublino.
Il progetto e i suoi risultati saranno al centro del convegno internazionale “La complessità nella lingua e la sua acquisizione” (La complexité en langue et son acquisition) in programma a Parigi dal 5 al 7 luglio. L’incontro è organizzato dal dipartimento di Lingue e letterature germaniche e romanze dell’ateneo friulano in collaborazione con l’università parigina di Descartes. Il convegno è dedicato alle difficoltà causate dalla complessità delle lingue e alle strategie per poterla affrontare. Parteciperanno linguisti di fama internazionale (Hanne Leth Andersen, Naoyo Furukawa, Amr Helmy Ibrahim, Danielle Leeman, Claude Muller, Marc Wilmet) e studiosi di Canada, Cipro, Croazia, Giappone, Polonia, Romania e Irlanda.