Discussa dall’udinese Roberto Goldaniga

Prima tesi di laurea dedicata agli archivi militari di Udine

Ora l’avvio di un protocollo per la valorizzazione
dell’immenso patrimonio storico-documentario dell’ex Distretto militare

Dagli archivi militari emergono preziose testimonianze che potranno gettare nuova luce sui tragici avvenimenti del secondo conflitto mondiale. Nasce dalla collaborazione tra le cattedre di Archivistica della facoltà di Lettere e filosofia dell’università di Udine e il comando militare del Centro documentale di Udine, ex Distretto militare, la prima tesi di laurea dedicata a “La Sezione archivio del Centro documentale di Udine (Comando militare esercito Friuli Venezia Giulia): riordinamento e inventariazione del fondo ‘Presenti alle bandiere’ 1941-1959”. Discussa dall’udinese Roberto Goldaniga, neodottore triennale in Conservazione dei beni culturali, indirizzo archivistico-librario, «la tesi – sottolinea il relatore Ugo Falcone, docente di Archivistica – è la prima del genere in Italia».
 
Grazie all’inventariazione di questo fondo, ancora non consultabile al pubblico, «si è recuperata – spiega Falcone – la memoria amministrativa e istituzionale di quei militi e militarizzati deceduti e dispersi durante la seconda guerra mondiale che in futuro potrà gettare nuova luce sulle drammatiche vicende dell’ultimo conflitto». Il progetto di riordinamento del fondo archivistico sfociato nella tesi di Goldaniga «è nato – ricorda il correlatore Roberto Navarrini, ordinario di Archivistica all’ateneo di Udine – come tirocinio formativo nel 2008, nell’ambito della collaborazione scientifica tra Archivio di Stato di Udine, Comando militare esercito Friuli Venezia Giulia e Università di Udine, terminato il quale si è deciso di approfondire l’argomento e di farlo diventare tesi di laurea».
 

La collaborazione intrapresa da Ateneo di Udine e Centro documentale militare di Udine proseguirà nei mesi prossimi. «L’auspicio – annuncia il colonnello Francesco Paolo Romanazzi, comandante del Centro documentale – è che a breve si possa arrivare a un protocollo di intesa con il dipartimento di Storia e tutela dei beni culturali dell’Università di Udine per proseguire con severo metodo scientifico nell’opera di valorizzazione del nostro immenso patrimonio storico-documentario».

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