Inaugurato il nuovo anno accademico dell’Università di Udine a Gorizia

A Gorizia nasce il Dipartimento in Scienze della relazione, comunicazione e cinema

Nel 2009 partiranno i lavori del Campus universitario
Honsell: «Invito i rettori delle università regionali e slovene ad un’assise»

Nel 2008 la sede goriziana dell’Università di Udine avrà il suo primo Dipartimento universitario con due sezioni, una in Scienze e Metodologie della Relazione e della Comunicazione, l’altra in Scienze del Cinema e della Musica a Palazzo Alvarez e al Palazzo del Cinema. La prima sezione sarà ospitato nell’ex-Casa Lenassi, splendido edificio della metà del 1800 che il Comune ha ristrutturato e messo a disposizione dell’ateneo, recentemente arredata grazie al contributo del Consorzio per lo sviluppo del Polo universitario di Gorizia con i fondi della Camera di Commercio e della Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia. L’atteso annuncio del consolidamento della presenza dell’ateneo friulano nel polo isontino è stato dato dal rettore Furio Honsell durante la solenne cerimonia di apertura dell’anno accademico  2007/2008, il quindicesimo per la sede goriziana, tenutasi nella nuova aula magna dell’Iti Galilei.

«Dobbiamo realizzare un modello strategico nuovo di rapporto Università-territorio – ha evidenziato Honsell -. A questo fine ripropongo una costituente per l’Università a Gorizia, da realizzarsi entro il prossimo anno e invito a parteciparvi tutti i portatori di interesse: il Consorzio, i rappresentanti delle istituzioni, delle professioni, del lavoro, delle categorie economiche, della società civile, oltre ai docenti e ricercatori. Mi dichiaro a questo fine disponibile a siglare accordi paritetici sul piano finanziario fifty-fifty tra Università e Territorio. È altrettanto urgente, però, al fine di capitalizzare appieno sulle opportunità di Schengen, che i due sistemi universitari - quello regionale e quello sloveno - si incontrino ed elaborino una strategia congiunta. Con forza sottolineo quindi l’esigenza di trovarci insieme e invito i rettori delle università regionali e slovene ad un’assise entro i primi mesi del prossimo anno a Udine, quale primo passo verso una conferenza permanente». 

Dal punto di vista finanziario, nel 2007 l’Ateneo ha speso a Gorizia 5,3 milioni di euro. Di questi, 150.000 euro sono spese di funzionamento, 3,2 milioni sono gli stipendi dei docenti e ricercatori che devono essere incardinati per legge per poter rispettare i requisiti minimi di docenza, 400.000 euro vanno per il personale tecnico-amministrativo, 900.000 euro sono spese di investimento, 650.000 euro in ulteriori contratti di insegnamento. Sono ormai 74 i docenti dedicati esclusivamente ad attività didattiche a Gorizia e Cormòns, molti dei quali svolgono stabilmente attività di ricerca a Gorizia: 21 professori di prima fascia, 26 di seconda e 27 ricercatori universitari. A questi si aggiungono parecchie decine di professori a contratto. Sul versante degli studenti, secondo una stima ancora provvisoria, sono 400 le nuove matricole per l’anno accademico 2007-2008, di cui 316 ai corsi triennali, registrando un +3,36% rispetto allo scorso anno. Si prevede che complessivamente il numero degli studenti iscritti raggiungerà le 2300 unità.

«Il sogno di un Campus Universitario a Gorizia intorno a Palazzo Alvarez, nel quale concentrare tutte le attività di ricerca e di didattica non è più un progetto ma una certezza – ha evidenziato Honsell -. Nei primi mesi del 2009 partiranno i lavori nell’area del complesso ex-Stella Matutina e dell’ex Locchi e, se tutto andrà bene, nell’anno accademico 2010-2011 disporremo del primo dei tre edifici previsti nella nuova sede, dove verranno realizzate aule per complessivi 380 posti, una biblioteca da 250 mq, 6 laboratori didattici per complessivi 320 posti e un laboratorio informatico da 40 posti. Il tutto per un impegno finanziario di oltre 3 milioni e mezzo di euro». A metà del 2010 è prevista inoltre la conclusione dei lavori di restauro e ripristino del monastero di Santa Chiara, destinato alle attività di ricerca, di didattica e dipartimentali del Dams.

La sede goriziana si contraddistingue per l’innovazione e la molteplicità dell’offerta didattica: 4 lauree triennali, delle quali una in modalità on line, in Relazioni Pubbliche, Discipline dell’arte musica e spettacolo, Comunicazione e mediazione interlinguistica, Viticoltura ed enologia; 7 lauree magistrali in Relazioni Pubbliche delle Istituzioni, Relazioni Pubbliche d’Impresa, Traduzione specialistica e multimediale, Interpretazione, Discipline del Cinema, Discipline dello Spettacolo, Viticoltura, enologia e mercati vitivinicoli; 4 Master di primo livello e 1 dottorato di ricerca internazionale in studi audiovisivi. Da quest’anno è attivo inoltre il nuovo corso di Laurea specialistica/Master interateneo in Discipline del cinema (pratiche contemporanee dell’immagine: arti visive, pubblico, conservazione e restauro) e in Études cinématographiques (pratiques contemporaines de l’image: art, public, patrimoine).

Il presidente del Consorzio per lo sviluppo del Polo universitario di Gorizia Nicolò Fornasir ha sottolineato che «dobbiamo raccogliere assieme l’impegnativa duplice sfida che viene da un lato dalla nuova quanto condivisibile, in linea di principio, imposizione del Governo Nazionale di criteri severi sulla razionalizzazione dell’attività didattica delle nostre università; dall’altro dalla competizione - che usiamo chiamare ormai globale – non solo nel mondo accademico, ma anche e soprattutto ai sistemi territoriali intesi come luogo istituzionale nei quali organizzare una risposta condivisa. Il Consorzio conferma la piena disponibilità a concorrere, nell’ambito delle proprie competenze e capacità, a sostenere questa sfida assieme all’Università su un duplice piano: quello della “qualità” e del “sistema”».

A Giorgio Pressburger, docente di Storia del teatro e dello spettacolo e di Scrittura radiofonica nel corso di laurea Dams, è stata affidata la prolusione sul tema “La lingua come confine, ovvero Apprendistato per una metamorfosi”, nella quale si è soffermato sulla metamorfosi che alcuni scrittori compiono componendo le loro opere letterarie in una lingua diversa da quella d’origine, imposta dagli eventi, dal caso, dalla storia. 

Originale l’intermezzo “E ora pubblicità”, realizzato dagli studenti del Laboratorio di ricerca e pratica pubblicitaria Adlab@go coordinati dal docente Giovanni Lunghi: un video di 3 minuti che offre un’idea delle finalità e delle attività del laboratorio con un ritmo appunto da spot pubblicitario. Nel contesto sono stati presentati i lavori realizzati dagli studenti durante l’anno che hanno vinto numerosi premi a livello nazionale, oltre alle opinioni sull’advertising di un pubblico speciale, lo staff del Centro Polifunzionale di Gorizia. La cerimonia è stata trasmessa in differita su sito della web radio d’ateneo e sarà ascoltabile on demand all’indirizzo www.uniud.it/wru.

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