È incentrato sul ruolo di screening della risonanza magnetica nelle donne e sulle tecniche e metodologie interpretative il corso di formazione “Le nuove frontiere della risonanza magnetica mammaria. Chi si ferma è perduto”, organizzato a Udine, presso il padiglione Tullio di via Colugna 44, giovedì 20 – apertura alle 14 - e venerdì 21 ottobre dall’Istituto di Radiologia dell’Università di Udine con la Società italiana di radiologia medica (Sirm), aperto a medici e specializzandi del settore.
Il Corso vede la presenza di docenti dell’Università di Udine, dell’Istituto nazionale per la ricerca sul cancro di Genova, dell’Istituto per la ricerca e la cura del cancro di Candiolo (To), dell’Ospedale San Raffele di Milano, del Policlinico San Donato di San Donato Milanese (Mi). Informazioni e iscrizioni sul sito
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«Saranno approfonditi temi di estrema attualità – spiega Massimo Bazzocchi dell’ateneo friulano, responsabile del programma formativo - come il ruolo dello specialista nell’interpretazione della semeiotica della risonanza magnetica, anche nelle situazioni più “impegnative” quali il carcinoma duttale in situ e le neoplasie rare, e l’importanza della costituzione di uno specialista d’apparato con competenze “tecniche” rigorose nella risonanza magnetica».