Laboratorio internazionale per l'innovazione industriale realizzato da Units, Uniud e Sissa

Nasce Lama FVG, centro di eccellenza per la meccatronica avanzata

Un milione di euro investiti: 400mila della Regione, 385mila del Miur

Progettare e produrre prototipi di dispositivi per i settori aerospaziale, automotive, biomedicale e altri ambiti industriali emergenti, e componenti meccanici innovativi, sfruttando l’ingegneria virtuale, la stampa tridimensionale (3D) per metalli, i sistemi robotici e nuove applicazioni della meccatronica avanzata. È l’obiettivo del Laboratorio di meccatronica avanzata del Friuli Venezia Giulia (Lama FVG), centro internazionale di eccellenza per l’innovazione industriale, nato dalla collaborazione tra le tre università regionali:gli atenei di Trieste, di Udine e la Scuola internazionale superiore di studi avanzati (Sissa). È il primo laboratorio del genere in Italia, con caratteristiche uniche a livello europeo, grazie anche alle apparecchiature di cui è dotato. L’investimento complessivo per realizzare questa nuova struttura destinata alla ricerca e allo sviluppo, che ha la sede principale all’Ateneo friulano, è di circa un milione di euro di cui 400mila della Regione Friuli Venezia Giulia e 385mila del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca (Miur). Al più presto saranno inoltre avviati accordi di collaborazione con realtà industriali regionali e internazionali di primaria importanza. 

Il Laboratorio è stato inaugurato oggi nell’area dell’ex Cotonificio del polo scientifico dell’Università di Udine dai rettori degli atenei di Trieste, Maurizio Fermeglia, e di Udine, Alberto De Toni, e dal direttore della Sissa, Stefano Ruffo

Caratteristiche Le quattro vocazioni di Lama FVG sono la ricerca di frontiera, lo sviluppo tecnologico, la formazione tecnica di alto livello e il trasferimento tecnologico tradotte in tre anime operative: progettuale (virtual engineering), prototipale/produttiva (stampa 3D, robotica, processi convenzionali) e logistico/organizzativa (fabbrica digitale). Il Laboratorio opera con tecnologie e produce ricerca applicata con fortissime ricadute industriali: dalla robotica avanzata alla stampa 3D di componenti meccaniche a elevate prestazioni, dallo studio di nuovi modelli industriali attraverso l'applicazione dei moderni approcci digitali/virtuali alla simulazione di innovazioni di processo e di prodotto (Virtual Engineering). Peculiarità queste già capaci di attrarre l’interesse industriale anche da Paesi contermini come Austria, Croazia e Slovenia. 

Applicazioni Il Laboratorio è in grado di offrire un percorso completo – dall'idea iniziale alle fasi di prodotto e di processo – fino alla realizzazione del primo prototipo (in primis nel settore aerospaziale e biomedicale, utilizzando una stampante tridimensionale per polveri metalliche e altre tecniche di perfezionamento produttivo molto avanzate. Inoltre, grazie all’utilizzo di sistemi robotici, il laboratorio potrà dimostrare le potenzialità oggi disponibili con i nuovi sistemi collaborativi. Nel settore del Digital factory concetti avanzati di produzione digitale sono sfruttati attraverso progetti di ricerca, dimostrazioni e ricerca cooperativa per mettere a punto sistemi produttivi interconnessi, permettendo così nuove funzioni e modelli di business innovativi.

Dotazione tecnica Fra le apparecchiature che caratterizzano Lama FVG vi è una stampante 3D capace di produrre pezzi in materiali metallici pregiati (leghe di titanio, leghe di alluminio), con forme molto complesse e caratteristiche meccaniche comparabili con processi industriali convenzionali. Sono presenti inoltre macchine in grado di processare il pezzo stampato fino alle caratteristiche dimensionali e superficiali richieste (fresatrice a cinque assi, forno di trattamento termico in atmosfera inerte, pallinatrici, lucidatrici, rettificatrici, ecc.). Il Laboratorio, che si estende su oltre 400 metri quadrati di superficie, è fornito inoltre di un’aula multimediale di ultima generazione grazie alla quale potrà essere offerta formazione su software ingegneristici specifici di progettazione (CAD), di verifica virtuale di prodotto e processo (CAM e FEM) e per gestire il processo di produzione di stampa 3D. 

Personale Il Laboratorio verrà utilizzato per attività di ricerca da docenti, ricercatori e tecnici specializzati dei tre atenei, anche su commessa o in collaborazione con le aziende del territorio. Sarà inoltre di supporto alle attività didattiche dei corsi di laurea e dottorato di ricerca. Verranno organizzate attività di formazione anche per professionisti, personale aziendale e persone in riqualificazione.

Gestione e sostenibilità Il Laboratorio è governato da una Giunta esecutiva, formata dai rettori delle tre università; dal comitato tecnico scientifico, composto dai rappresentanti dei tre atenei, e dal direttore scientifico, nominato tra i membri del Comitato tecnico scientifico. I tre atenei garantiranno, con finanziamenti annuali, il funzionamento della struttura che comunque ambisce a una propria sostenibilità economica grazie ai servizi offerti al territorio.

«Lama FVG – ha detto Alberto De Toni – è il primo straordinario risultato, nel campo della ricerca di frontiera applicata allo sviluppo industriale, del rinnovato e potenziato sistema di collaborazione instaurato dalle tre università del Friuli Venezia Giulia. Si tratta di una infrastruttura che vivrà di innovazione per trasferire conoscenza, tecnologie e competenze multidisciplinari alla formazione universitaria e al mondo delle imprese. Il riconoscimento dell’importanza di questo centro di eccellenza a livello internazionale è dato anche dal sostegno finanziario del Miur e della Regione grazie al quale è stato possibile realizzarlo». 

«Sono particolarmente lieto – ha affermato Maurizio Fermeglia – di questa prima realizzazione del nuovo gruppo universitario regionale denominato "Unity FVG" il quale, grazie all'inaugurazione odierna del Laboratorio di eccellenza in Meccatronica avanzata, segna un significativo e concreto avvio dello sviluppo delle ricerche scientifiche congiunte, al quale sono destinate a seguirne altre, sulla via di sempre maggiori integrazioni e sinergie fra gli atenei regionali. Inoltre, le tematiche sviluppate nel laboratorio sono particolarmente significative per lo sviluppo industriale del territorio in un’ottica di industria 4.0 e di collaborazioni pubblico - private». 

«Il Laboratorio Lama FVG – ha sottolineato Stefano Ruffo – rappresenta una grande opportunità per la ricerca alla Sissa, sia su temi fondamentali sia per le collaborazioni con l’industria. Sono già presenti, in particolare, applicazioni in campo biotecnologico e computazionale. Ringraziamo il Ministero e la Regione per aver creduto in questa iniziativa e spero che la Sissa giochi un ruolo fondamentale nel futuro del Laboratorio al quale non mancherà il sostegno della direzione della Scuola». 

All’inaugurazione sono intervenuti anche la presidente regionale della Piccola industria di Confindustria Friuli Venezia Giulia, Alessandra Sangoi; la direttrice dell'Area istruzione, alta formazione e ricerca della Direzione centrale lavoro, formazione, istruzione, pari opportunità, politiche giovanili, ricerca e università della Regione FVG, Ketty Segatti; l’assessore a istruzione, attività sportive e ricreative della Provincia di Udine, Beppino Govetto; l’assessore all’innovazione e allo sviluppo economico del Comune di Udine, Gabriele Giacomini; i delegati per la ricerca degli atenei friulano e giuliano, rispettivamente, Maria Cristina Nicoli e Michele Pipan; il vice direttore della Sissa, Mathew Diamond; il direttore del Dipartimento politecnico di ingegneria e architettura, Marco Petti; e il delegato dell’Università di Udine per l’istruzione tecnica superiore, Marco Sortino. Hanno inoltre preso la parola Elso Kuljanic, già professore di tecnologie e sistemi di lavorazione all’ateneo friulano, e, per il mondo dell’industria, Sergio Barel, direttore generale e amministratore delegato di Brovedani, e Gianfranco Marconi, del Centro ricerche Danieli. 

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