I ricercatori del gruppo di Immunologia dell’università di Udine, in collaborazione con l’Istituto tumori di Milano, hanno scoperto uno dei meccanismi che stanno alla base dell’inizio delle malattie autoimmuni, come la sclerosi multipla, il diabete o l’artrite reumatoide. Inoltre, dall’assenza o dal malfunzionamento di questo stesso meccanismo nel caso di malattie neoplastiche, i ricercatori hanno dedotto come il sistema immunitario potrebbe essere direttamente coinvolto nello sviluppo e nella progressione dei tumori. Si tratta, dunque, del primo, fondamentale passo per il proseguimento degli studi verso la definizione delle strategie terapeutiche per il controllo delle componenti infiammatorie responsabili sia dell’inizio delle patologie autoimmuni, sia dell’espansione tumorale, e che sarebbero di fondamentale importanza dal punto di vista della prevenzione e cura di queste malattie.
Lo studio, pubblicato sulla rivista Blood (
http://bloodjournal.hematologylibrary.org), è stato condotto dalle ricercatrici Giorgia Gri e Barbara Frossi del gruppo di Immunologia dell’ateneo friulano (
http://groups.google.it/group/the-pucillo-laboratory-group), diretto da Carlo Pucillo, che opera nel dipartimento di Scienze e tecnologie biomediche e nel Centro di eccellenza Mati (Microgravità, aging, training and immobilità) dell’università di Udine. La ricerca «è stata condotta – precisano Gri e Frossi - sul modello animale della sclerosi multipla, ma lo stesso meccanismo di regolazione si può estendere ad altre malattie autoimmuni, come l’artrite reumatoide, il diabete e il lupus eritematoso, o ad altre patologie infiammatorie croniche come, ad esempio, la celiachia».
Lo studio è la prosecuzione della ricerca, pubblicata sulla rivista Immunity nel novembre 2008, che ha consentito agli stessi ricercatori udinesi di individuare il meccanismo molecolare che regola l’innesco delle risposte immunitarie, ossia delle reazioni, scatenate dalle allergie. «Tutti questi risultati – dice Pucillo – mostrano che molti disordini di natura immunologica sono riconducibili ad un unico meccanismo di interazione cellulare che, se alterato, è responsabile sia dell’insorgenza delle allergie, sia delle malattie autoimmuni. Lo stesso meccanismo, se mancante, consente lo sviluppo e la progressione del tumore».
Grazie a questi risultati raggiunti, «ora – conclude Pucillo - uno studio più approfondito, da parte del nostro gruppo o dell’intera comunità scientifica, permetterà di definire meglio strategie terapeutiche, attualmente in sperimentazione su modelli animali, per il controllo della componente infiammatoria responsabile dell’inizio delle patologie autoimmuni. Allo stesso tempo, si cercherà di far avviare, agendo sugli stessi meccanismi, le risposte immuni verso i tumori».