Riconoscimento conferito dall’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti
“Premio Bonsembiante” a Stella Plazzotta per la tesi di dottorato sulla trasformazione degli scarti vegetali
Giudicato come miglior lavoro fra quelli prodotti nel 2018/19 in Atenei del Triveneto e valutato come «base per un’iniziativa industriale di settore, meritevole di investimenti produttivi»
Stella Plazzotta, trentunenne di Cercivento (Ud), dottoressa di ricerca in Scienza e tecnologia degli alimenti dell’Università di Udine, è la vincitrice del “Premio Mario Bonsembiante” 2020. Il riconoscimento - del valore di 5 mila euro, istituito dall’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti in memoria del professore Mario Bonsembiante, pioniere della ricerca nel settore zootecnico, primo rettore dell’Università di Udine con Antonio Servadei - è destinato alla miglior tesi di dottorato di ricerca in scienze animali e/o biotecnologie agroalimentari fra quelle conseguite nelle Università del Triveneto, nel corso del precedente anno accademico. Intitolata Technological strategies for the sustainable valorisation of fruit and vegetable waste e svolta con la supervisione di Lara Manzocco, del Dipartimento di Scienze agroalimentari, ambientali e animali (DI4A) dell’Ateneo friulano, la tesi di Plazzotta ha trattato il tema della trasformazione degli scarti vegetali in prodotti ad alto valore aggiunto.
«Il lavoro – ha evidenziato la commissione del Premio, costituita da Gianantonio Danieli, Gerolamo Lanfranchi e Maria Catia Sorgato – ha toccato un filone di ricerca di indubbio interesse oltreché attuale e con prospettive importanti, specialmente per il nostro Paese. L'attualità della ricerca è testimoniata dal fatto che il 28% dei 24 milioni di tonnellate di rifiuti vegetali generati dalle industrie alimentari europee attengono a rifiuti agro-alimentari. Tali numeri sottolineano la potenziale rilevanza economica del riciclo degli scarti che si accompagnerebbe ad una significativa riduzione dell’impatto ambientale anche in termini di emissione gassose in atmosfera. Il lavoro – ha aggiunto la commissione – testimonia grande rigore scientifico unito alla volontà di giungere a soluzioni suscettibili di applicazioni industriali. I dati prodotti costituiscono la base per un’iniziativa industriale di settore, meritevole di investimenti produttivi».
Il premio sarà assegnato a Stella Plazzotta nel corso di una cerimonia in programma a fine settembre presso la Sala dello Scrutinio di Palazzo Ducale a Venezia.
Stella Plazzotta è attualmente ricercatrice postdoc all’Università di Udine. Sempre per il suo progetto di dottorato, nel 2018 è risultata vincitrice anche del premio “What for?”, sponsorizzato da Federalimentare. Plazzotta è laureata triennale, nel 2012, e magistrale, nel 2014, all’Università di Udine con il massimo di voti e lode in Scienza e tecnologia degli alimenti. Successivamente, nel triennio 2015-2018, ha proseguito con il dottorato di ricerca in Scienza e tecnologia degli alimenti, con uno stage di ricerca all’Università di Leida (Spagna) nel 2017-18. Nel corso della sua attività scientifica ha già prodotto 14 pubblicazioni scientifiche su riviste internazionali di settore, di cui 7 come prima autrice, e 4 capitolo di libri, di cui 3 come prima autrice; è inoltre co-titolare di 2 brevetti, uno nazionale e uno internazionale.