L’alfabeto dei vivi, l’alfabeto dei morti: parole della Grande Guerra

Incontro con Gianpaolo Gri e Natalia Cangi

 Il complesso di scritture autobiografiche dei soldati che hanno dato parola all’esperienza sconvolgente della Grande Guerra e la loro distanza rispetto alle versioni ufficiali del conflitto sono un inedito punto di partenza per riflettere più in generale sui documenti «dal basso», sulle pratiche e le forme delle memorie popolari, facendone uno dei perni dell’atteggiamento critico.

Fra le tante relazioni create negli anni dalla Forum, lo sguardo in questo incontro va al legame con l’Archivio Diaristico Nazionale di Pieve Santo Stefano, fondato da Saverio Tutino, e con l’ultimo numero della rivista «Primapersona» dedicato a L’alfabeto della guerra.
 
L’incontro, coordinato da Andrea Zannini, si è tenuto il 19 marzo, presso l’Auditorium di Palazzo di Toppo Wassermann di Udine. L’iniziativa era tra quelle organizzate per gli anniversari di Forum, editrice universitaria udinese: venti dalla sua nascita e dieci dal primo numero della rivista pluridisciplinare «Multiverso».
 
I RELATORI
Natalia Cangi è direttrice organizzativa dell’Archivio diaristico nazionale di Pieve Santo Stefano.
 
Gian Paolo Gri è stato 
per molti anni docente di Antropologia culturale presso l’Università di Udine. Ricerca, sul campo e in archivio, saperi che fondano pratico
e simbolico e rimandano
al rapporto fra tradizione
e modernità.
 
IL COORDINATORE
Andrea Zannini insegna
Storia moderna all’Università di Udine. Si è interessato
di storia sociale, demografia storica, storia dell’emigrazione e didattica della storia.

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