È l’argomentazione sostenuta dagli scienziati Giorgio Vallortigara e Nicla Panciera nel loro ultimo libro “Cervelli che contanto” (Adelphi, Milano 2014 e tema della conferenza che qui presentiamo dello stesso Vallortigara.
I numeri, sin dai tempi di Pitagora hanno assunto un significato mistico che si è protratto fino all’Ottocento, se il matematico Leopold Kronecker poté affermare che «Dio ha creato i numeri, tutto il resto è opera dell’uomo». Oggi Vallortigara e Panciera sostengono l’esistenza di tipi di neuroni capaci di registrare la numerosità di un oggetto; un’informazione che viene poi trasmessa ad altri tipi di neuroni capaci, a loro volta, di elaborare questo dato. Ciò che stupisce è che questa capacità risulti presente anche nel lobo parietale delle scimmie, rivelando come questo meccanismo sia frutto di un processo evolutivo. Dunque, i numeri sono forse “divini”, ma la capacità di recepirli è frutto dell’evoluzione.
IL RELATORE
Giorgio Vallortigara è professore ordinario di Neuroscienze. È direttore del Center for Mind/Brain Sciences dell’Università di Trento (Rovereto) e Adjunct Professor presso la School of Biological, Biomedical and Molecular Sciences della University of New England (Australia). Autore di oltre 200 articoli su riviste internazionali, svolge anche un’intensa attività divulgativa. In tale contesto ha pubblicato: ‘Cervello di gallina’ (Bollati Boringhieri, 2005, Premio Pace per la divulgazione scientifica); ‘Nati per credere’ (Codice, 2008; in collaborazione con V. Girotto e T. Pievani); ‘La mente scodinzolante. Storie di animali e cervelli’ (Mondadori, 2011); ‘Cervelli che contano’ (Adelphi, 2014; in collaborazione con N. Panciera).
L'incontro rientrava negli appuntamenti 'Aperture 2014', iniziativa coordinata dal delegato del Rettore alla Cultura, prof. Angelo Vianello: lunedì 1° dicembre 2014, Sala Gusmani, Palazzo Antonini, via Petracco 8, Udine. Evento organizzato dall'Università di Udine, in collaborazione dell'Assessorato alla Cultura del Comune di Udine e la Fondazione Crup.
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