Dal 26 novembre all'8 gennaio con ingresso gratuito
Guerra&Pace. Fotografia in Friuli 1915-1940
A Villa Manin di Passariano una mostra fotografica dedicata alla storia del Friuli
-
Salita del Castello di Udine, incidente di un autocarro austriaco, 1918
-
Le ragazze di San Daniele del Friuli, 1917
-
Udine, via Vittorio Veneto, colonne trionfali in occasione della visita del re, 1924
-
Prigionieri italiani, 1917
-
Castello di Udine, rappresentazione dell’Aida, 1924
Si rinnova l’appuntamento con la fotografia a Villa Manin di Passariano, nell’Esedra di Levante, dove sarà inaugurata sabato 26 novembre, alle ore 12.00, la mostra Guerra&Pace. Fotografia in Friuli 1915-1940, un’importante rassegna di immagini fotografiche che raccontano la nostra storia, realizzata dall’IRPAC_Istituto Regionale di Promozione e Animazione Culturale e curata da Alvise Rampini.
Da oltre sedici anni l’IRPAC contribuisce alla valorizzazione dell’arte fotografica regionale attraverso racconti per immagini del passato in favore di una memoria nel presente. Dalle fotografie emergono testimonianze preziose, che scandiscono il tempo e la storia. Negli anni sono stati creati 15 volumi fotografici e relative mostre, sono state pubblicate oltre 5000 foto storiche e centinaia di pagine di saggi: questi sono i “numeri” dell'IRPAC che prosegue il suo impegno dedicando uno spazio al cambiamento drastico e repentino che provocò la Grande Guerra con i suoi milioni di morti e al conseguente desiderio di pace degli anni successivi.
Come afferma il curatore Alvise Rampini «la fotografia è un’eloquente testimone del tempo, dove l'immagine riprende un binomio costante: la guerra e la pace. Si rivela il linguaggio più adatto per testimoniare la vitalità di una società in fermento, ne racconta la dinamicità e le repentine trasformazioni socio-culturali».
Il 1915 è stato l’anno del cambiamento, l’inizio di un triennio di combattimenti, dolore e mutamenti. La Prima Guerra Mondiale stravolse il mondo, l’Italia e soprattutto la nostra regione, terra di confine e di conflitto. Lo spirito innovatore e la voglia di progresso lasciarono il posto alla guerra, le abitudini e le tradizioni furono messe da parte. Non è difficile immaginare come cambiò la città di Udine e tutto il territorio: le strade illuminate grazie al genio di Arturo Malignani, la via dei teatri, le piazze e il castello; tutti gli spazi frequentati dagli udinesi assunsero un nuovo ruolo durante il conflitto e la popolazione dovette rinunciare alle proprie abitudini, alla vita culturale cittadina.
Adriano Lualdi, presidente dell’IRPAC, sostiene che questa sia l’occasione per «ammirare testimonianze di straordinario valore storico, nella loro realtà talvolta immediata e naturale, molto spesso “adeguata” alle necessità del tempo». Le fotografie ben raccontano le vicende, rendendo l’idea di quanto accadde, ma con altrettanta efficacia testimoniano la celere ripresa nel dopoguerra, il desiderio di ritorno alla vita normale, la voglia di serenità. Citando Lionello D’Agostini, Presidente della Fondazione Crup, si tratta di «un’esposizione sicuramente coinvolgente, che contribuirà a far prendere coscienza di importanti momenti cruciali del nostro passato, ma porterà anche ad accrescere l’apprezzamento del largo pubblico nei confronti della fotografia storica». Un nuovo progetto, quello dell’IRPAC, per un nuovo percorso nella quotidianità del sociale, uno sguardo tra Guerra&Pace.
Il catalogo che accompagna la mostra rappresenta un compendio di arte fotografica e di memoria storica, tanto delicato quanto impegnato, grazie anche al ricco corpus di saggi a cura di Silvia Bianco, Paolo Medeossi, Alvise Rampini. «Questa mostra è perciò motivo di grande soddisfazione e riprova dell’impegno profuso nella promozione della cultura», sostiene Gianpaolo Gaspari, Direttore Generale ERPAC - Ente Regionale per il Patrimonio Culturale della Regione Autonoma FVG e rappresenta una grande opportunità per compiere un viaggio fotografico nel passato, riscoprendo ricordi della vita quotidiana e grandi fatti storici.
La mostra Guerra&Pace-Fotografia in Friuli 1915-1940, visitabile gratuitamente dal 26 novembre presso l’Esedra di Levante a Villa Manin di Passariano, sarà aperta al pubblico fino all’8 gennaio 2017.