Memorandum d’intesa con la Dubai Health Authority

Trapianti di organi: accordo tra Università di Udine e Autorità sanitaria di Dubai

Il rettore De Toni ha firmato un accordo per istituire un programma congiunto di ricerca nel settore sanitario

L’Università di Udine ha firmato un memorandum d'intesa con l'Autorità Sanitaria di Dubai (Dubai Health Authority - Dha), la massima autorità in termini di salute del Paese, corrispondente al nostro ministero della Sanità, per istituire un programma congiunto di cooperazione a livello scientifico, educativo, di ricerca e medico.

L'accordo è stato firmato dal rettore Alberto De Toni, volato a Dubai in questi giorni, e da Humaid Mohammad Obaid Al Qutami, presidente del consiglio di amministrazione e direttore generale del Dubai Health Authority. «Il memorandum – sottolinea de Toni - prevede la collaborazione nella ricerca e nella didattica, con la possibilità di avviare periodi di studio in scambio di studenti e ricercatori. Saranno inoltre organizzati incontri, seminari e programmi di formazione congiunta e ci sarà un coinvolgimento comune delle due istituzioni al fine della messa a punto di progetti educativi e di condivisione delle più moderne competenze nel campo della medicina».

«L'Università di Udine – si legge nella notizia diramata dalla Dubai Health Autority - è un'istituzione scientifica italiana nota per il suo programma di trapianto di organi (fegato, reni e midollo osseo). L'università è anche conosciuta per il suo trapianto di cuore e cardiologia (compresa l'emergenza nelle malattie coronariche, oncologia, reumatologia e malattie autoimmuni, programmi di diagnostica molecolare e di medicina rigenerativa)». Commentando l'accordo, Al Qutami ha dichiarato che l’autorità sanitaria di Dubai intende espandere le sue partnership con diverse organizzazioni mediche, scientifiche e accademiche per scambiare esperienze e conoscere le ultime innovazioni internazionali nel campo medico e ha aggiunto che la partnership con l’ateneo friulano «è importante per la sua specializzazione nel trapianto di organi, che fornirà all'autorità un'opportunità importante per scambiare esperienze e conoscenze nel campo».

La missione dell’università di Udine, che rientrerà in Italia venerdì 9 febbraio dopo quattro fitte giornate di incontri con esperti e istituzioni del settore medico, è composta, oltre che dal rettore, da una delegazione di cinque esperti: i professori Andrea Risaliti, professore di chirurgia, esperto in trapianti di fegato e direttore del centro trapianti di fegato-rene-pancreas, Ugolino Livi, professore di chirurgia cardiaca ed esperto di trapianti di cuore, Francesco Curcio, Direttore del dipartimento di medicina di laboratorio dell'Azienda sanitaria universitaria integrata di Udine e Giuseppe Damante, professore di genetica e delegato allo sviluppo delle attività estere dell’area medica. La missione dell’ateneo è proseguita con numerosi altri incontri. Tra gli altri, De Toni ha incontrato Yousef Mohamed Abdulrazzaq AlBastaki, il direttore del dipartimento di Medicina e responsabile delle politiche universitarie dell’area sanitaria, per verificare la possibilità di collaborazioni a livello di lauree sanitarie brevi, laurea di Medicina e Chirurgia, scuole di specializzazione e double degree.

 

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