Le attività si svolgeranno nel triennio 2020/22
Lingua friulana: accordo di collaborazione fra Ateneo e Agjenzie regionâl pe lenghe furlane
Dall’ARLeF 65 mila euro per corsi di formazione e materiali didattici per i diversi livelli della lingua friulana ai fini della certificazione linguistica di lingua friulana
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Da sinistra Roberto Pinton ed Eros Cisilino (foto Elisa Biancolino)
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Da sinistra Roberto Pinton, Eros Cisilino ed Enrico Peterlunger
L’Università di Udine e l’Agjenzie Regjonâl pe lenghe furlane (ARLeF) hanno sottoscritto oggi un accordo di collaborazione che vedrà i due enti collaborare nell’organizzazione di corsi di formazione e aggiornamento e nella realizzazione e pubblicazione di testi e strumenti didattici per l’apprendimento della lingua friulana, con l’obiettivo di preparare chiunque lo desideri al conseguimento della certificazione linguistica di lingua friulana.
L’accordo è stato sottoscritto a palazzo Antonini-Maseri dal rettore dell’Università di Udine, Roberto Pinton, e dal presidente dell’ARLeF, Eros Cisilino, presenti anche i referenti dell’accordo stesso, Fabiana Fusco, delegata dell’Ateneo friulano per l’innovazione didattica e formazione all’insegnamento, e William Cisilino, direttore dell’ARLeF, nonché il direttore del Centro interdipartimentale per lo sviluppo della lingua e della cultura del Friuli (CIRF) e delegato per la promozione della lingua e cultura friulana dell’Università di Udine, Enrico Peterlunger.
L’accordo è di durata triennale e potrà essere rinnovato per un ulteriore triennio. Per la realizzazione delle attività programmate per il 2020/22 l’ARLeF mette a disposizione dell’Università di Udine un finanziamento complessivo di 65 mila euro. Nell’ambito dell’accordo, l’Ateneo friulano svolgerà le attività di coordinamento scientifico, amministrative, organizzative e gestionali; l’ARLeF fornirà le proprie competenze linguistiche e la propria collaborazione per la realizzazione delle iniziative previste, nonché si farà carico delle attività di promozione, informazione e comunicazione.
In particolare, si intendono predisporre test di piazzamento/accertamento per livelli da somministrare online, una banca dati con esercizi e percorsi didattici che accompagnino i/le candidati/e verso il raggiungimento o il consolidamento del livello del sistema di certificazione della conoscenza della lingua friulana.
«Questo accordo di collaborazione persegue gli obiettivi statutari dell’Università di Udine, fortemente voluta dalla popolazione e istituita – ha ricordato il rettore Roberto Pinton – anche per essere strumento di sviluppo e di rinnovamento dei filoni originali della cultura, della lingua, delle tradizioni e della storia del Friuli».
«Il conseguimento della certificazione linguistica è un traguardo importante nel percorso formativo di ogni persona – ha sottolineato il presidente dell’ARLeF, Eros Cisilino –. Nel mondo del lavoro offre, infatti, una garanzia delle competenze possedute, favorendo l’incontro tra domanda e offerta in ambiti professionali in cui la conoscenza del friulano costituisce un vero valore aggiunto, come ad esempio nel commercio, nei servizi alla persona e nel settore della salute. Con questo accordo si compie, dunque, un fondamentale passo di quel percorso virtuoso che consentirà a tutti, insegnanti, pubblica amministrazione ma anche privati cittadini, di ottenere la certificazione linguistica per la lingua friulana, peraltro prevista dalla legge regionale 29/2007».
«Le certificazioni – spiega Fabiana Fusco - si pongono come finalità di descrivere il livello di competenza linguistico-comunicativa dell’apprendente. Fruire di un certificato di competenza linguistica significa documentare pubblicamente in modo sempre più trasparente e comparabile un certo livello di conoscenza. Questo riconoscimento ha un duplice beneficio: personale, da un lato, in quanto attesta il livello raggiunto nella padronanza di una certa disciplina, e professionale, dall’altro, poiché costituisce una testimonianza certificata delle proprie competenze, meglio e maggiormente spendibili perché dimostrabili anche ‘sulla carta’. Un ulteriore decisivo tratto positivo è correlato all’aspetto politico delle certificazioni, che consiste nel ruolo di catalizzatori dell’interesse nei confronti di una lingua/cultura, che le rende risorse cruciali nella crescita del prestigio di quella stessa lingua/cultura. La lingua friulana si dota quindi di una risorsa utile ed efficace sulla scia di quanto fatto anche da lingue di minoranza, quale il ladino».
«Il progetto – aggiunge Enrico Peterlunger - è coerente con l’azione dell’Ateneo e del CIRF per la promozione e tutela della lingua friulana, e rappresenta un momento fondamentale per iniziare e dare continuità, oltre che alla certificazione, alla formazione degli insegnanti di friulano, strumento imprescindibile per dare a questa nostra lingua una continuità e un futuro; per questo ringraziamo per il sostegno l’Amministrazione regionale e la collaborazione dell’ARLeF».