Riconoscimento internazionale alla direttrice del Laboratorio Nume di Pordenone
La sociologa Leopoldina Fortunati eletta nell’ ‘Academia Europaea’ di Londra
Per il contributo scientifico negli studi di genere e sui nuovi media
Leopoldina Fortunati, docente di sociologia della comunicazione e della cultura dell’Università di Udine, è stata eletta membro dell’Academia Europaea, che ha sede a Londra, per il suo contributo scientifico nel campo degli studi di genere e dei nuovi media. Un riconoscimento internazionale della ricerca sociologica svolta da Fortunati, anche con il Laboratorio di ricerca sui nuovi media (Nume), con sede a Pordenone, da lei diretto.
L’Academia Europaea, fondata nel 1988 dalla Royal Society, raccoglie eminenti studiosi di tutto il mondo e di tutte le discipline. Attualmente ne fanno parte circa 3400 scienziati. Organizza incontri, workshop, fornisce consulenza scientifica e accademica, e pubblica la rivista “European Review”. Si impegna inoltre, anche in collaborazione con altre società e accademie scientifiche internazionali, a formulare proposte per le politiche scientifiche e di ricerca transnazionali. L’ammissione avviene su proposta della Sezione accademica di riferimento del candidato e dopo il superamento di un processo di “revisione tra pari” che esamina il contributo scientifico del candidato.
Leopoldina Fortunati, docente del Dipartimento di studi umanistici e del patrimonio culturale, è autrice di più di 200 lavori scientifici pubblicati in 12 lingue. Invitata a parlare in decine università nel mondo, dal 2002 al 2015 ha rappresentato l’Italia nell’agenzia di ricerca europea Cost, attiva nel campo della cooperazione scientifica e tecnologica. Già vent’anni fa ha intuito i profondi cambiamenti sociali indotti dall’uso sociale del cellulare e, più recentemente, le possibili problematiche connesse alla sempre maggiore diffusione dei robot, utilizzati non più solo nelle aziende, ma anche nei più diversi ambienti sociali (sfera domestica, servizi sociosanitari, educazione..). È co-direttrice, con Rich Ling e Gerard Goggin, presso la Oxford University Press di nuova collana “Studies in Mobile Communication”.